RICOSTRUIRE, RIGENERARE, NEOPOPOLARE

 

Sabato 17 dicembre, a Teramo, sarà presentato il rapporto sui bandi NextAppennino dal titolo “Laboratorio Appennino – i progetti dei parchi dei crateri sisma 2009-2016” nell’ambito del Protocollo d’intesa tra il Commissario Straordinario Sisma 2016, il Coordinatore della struttura tecnica di missione Sisma 2009, il Dipartimento Casa Italia e le Fondazioni Symbola, Aristide Merloni, Magna Carta, gli Istituti Adriano Olivetti e Censis e le Associazioni Legambiente, Federtrek ed Uncem. L’appuntamento si terrà presso la Corte Interna Biblioteca Delfico in Via Melchiorre Delfico 16. I lavori inizieranno alle ore 17 con i saluti istituzionali di Gianguido D’Alberto, Sindaco di Teramo e presidente Anci Abruzzo; Emanuele Imprudente, vicepresidente Regione Abruzzo e Assessore all’Ambiente, Antonella Ballone, presidente CCIAA del Gran Sasso. Presenta il Rapporto Laboratorio Appennino i progetti dei parchi dei crateri sisma 2009-2016 Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola. Si terrano due sessioni. La prima sessione si intitola “Lavorare con la natura e la cultura” con Fernando Di Fabrizio, Cogecstre; Giovanna Barni, CulTurMedia; Antonio Nicoletti, Legambiente. La seconda sessione si intitola “I parchi dell’Appennino per il territorio” con Tommaso Navarra, presidente Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga; Andrea Spaterna, presidente Parco Nazionale Monti Sibillini; Francesco D’Amore, presidente Parco regionale Sirente Velino. Le conclusioni sono affidate a Giovanni Legnini, Commissario Straordinario alla ricostruzione Sisma 2016.

 

“I 2.541 progetti presentati sui bandi del programma NextAppennino destinati ai territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016 – dichiara Fabio Renzi, segretario generale Fondazione Symbola – ci raccontano di un Appennino centrale popolato da imprese, soggetti del terzo settore ed enti locali che hanno dimostrato una sorprendente vivacità progettuale e una notevole capacità tecnica e di innovazione. In pochi mesi è stato così prodotto un rilevante e significativo patrimonio di idee e soluzioni avanzate, sostenibili e concrete, con un forte radicamento alle caratteristiche e alle risorse naturali, sociali e professionali dei luoghi”. Secondo Fabio Renzi “l’entità delle risorse messe a disposizione è stata una vera e propria terapia d’urto che si è rivelata efficace nel risvegliare il tessuto economico e sociale delle aree interessate – 615 milioni del Piano Nazionale Complementare al PNRR hanno prodotto una previsione di investimenti privati per 2,4 miliardi – grazie anche alla chiarezza della strategia e degli obiettivi di NextAppennino coerenti con quelli del Next Generation UE”.

“La risposta delle imprese, del terzo settore e degli enti locali alle opportunità offerte dai bandi di NextAppennino è stata molto importante. È un segno tangibile della vitalità del sistema produttivo, che ha fiducia nel processo di ricostruzione, crede nella possibilità di un nuovo sviluppo e vuole investire in questi territori” ha detto il Commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, presidente della Cabina di Coordinamento integrata che gestisce i fondi di NextAppennino. “Il rapporto curato dalla Fondazione Symbola evidenzia, oltre all’aspetto quantitativo della vivacità delle imprese dei due crateri, anche il contributo qualitativo all’insegna della sostenibilità e della valorizzazione delle aree più pregiate come quelle protette dai tre parchi dei due crateri. Adesso procederemo all’assegnazione delle risorse disponibili alle imprese, sulla base delle decisioni dei Comitati di Valutazione, dove sono rappresentate anche le Regioni e l’Anci, ma è evidente – ha aggiunto Legnini – che non potremo finanziare tutti gli interventi che ci sono stati proposti. Valuteremo, con i presidenti delle Regioni interessate, l’opportunità di chiedere ulteriori risorse al Governo”.