Mantova sarà da domani a sabato la capitale di un’Italia che fa l’Italia. Il Seminario estivo della Fondazione Symbola è da anni un’occasione di incontro per chi vuole bene al nostro Paese. E per questo lo guarda negli occhi trovando, in tutti i campi, le energie per affrontare le sfide. A iniziare dalla transizione verde. Senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno. Ci aiuteranno nel confronto analisi, dati, storie, amici e partner. Perché, come dice il Manifesto di Assisi, non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia. La scelta di Mantova come sede ci è sembrata “naturale”. Abbiamo sempre tenuto i nostri appuntamenti in luoghi belli e intensi. Ravello, Montepulciano, Bevagna, Montefalco, Treia: una delle caratteristiche della riflessione e dell’azione di Symbola è un legame forte con comunità e territori. Convinti che bellezza, cultura, storia, che si incrociano con innovazione e tecnologia, non sono, direbbe Mahler, culto delle ceneri ma custodia del fuoco. Elementi fondativi della nostra identità e componenti della sfida aperta per costruire un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. E non si affrontano le scelte sbagliate del passato, che anche Mantova ha subito, senza una nuova visione. Con Unioncamere abbiamo, tra i territori che si sono offerti, scelto Mantova, accettando l’invito del Comune di questa bellissima e prestigiosa città e del gruppo Tea, perché qui si concentrano esperienze che con il loro successo confermano che un’economia più sostenibile, responsabile nei confronti della società e del futuro, offre all’Italia uno scenario favorevole. Perché per noi è parte integrante di questo percorso il protagonismo della società, dei cittadini e delle imprese impegnate nella sostenibilità. Penso alla straordinaria esperienza del Festivaletteratura con cui collaboriamo. O a un’azienda come Saviola, unico grande produttore di pannelli al mondo che usa solo legno di recupero. (Quanti lo sanno?) E quanti sanno che a poca distanza, a Cremona, c’è la più grande acciaieria del mondo, Arvedi, che neutralizza le emissioni di CO2? Parleremo di questo e di tanto altro: di artigiani e comunità energetiche, di cultura e filiera del legno, di utilities, di alberi monumentali e filiera del verde. Gli ingredienti di un futuro a misura d’uomo ci sono ma molto dipende da noi. Diceva S. Agostino: Sono tempi cattivi dicono gli uomini. Vivano bene i tempi e i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi. Nei giorni di Mantova capiremo se è vero.