Il Next Generation Eu e quindi il Pnnr cruciali per affrontare la crisi e costruire un futuro migliore per l’Italia e per l’Europa
La transizione verde come chiave del futuro. «Il Next Generation Eu e quindi il Piano nazionale di ripresa e resilienza sono cruciali per affrontare la crisi e costruire un futuro migliore per l’Italia e per l’Europa. E la transizione verde è il suo cuore insieme alla coesione e al digitale». Lo ha sottolineato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, nel consueto incontro, quest’anno online, del seminario estivo organizzato da Symbola. Titolo di quest’anno è “Transizione Verde e gusto del futuro per una nuova Italia”. All’incontro hanno partecipato il commissario all’Economia Ue Paolo Gentiloni, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza, l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace, la presidente dei giovani Ance Regina De Albertis e il presidente di Symbola Ermete Realacci.
Realacci: «Affrontare la crisi climatica è una opportunità per l’economia»
«Come afferma il Manifesto di Assisi, promosso dalla Fondazione Symbola e dal Sacro Convento – ha detto Realacci – affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario, ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro». Il presidente di Symbola ha ricordato che «è necessario non lasciare indietro nessuno e partire dal coinvolgimento delle migliori energie disponibili nella società, nell’economia, nelle istituzioni, nei saperi, nella cultura». Insomma «possiamo farcela, con un impegno comune». «Abbiamo grandi problemi, ma non siamo sul tetto d’Europa solo nel calcio. Anche nella sostenibilità ci sono punti di forza su cui puntare: siamo per esempio primi nel recupero di materiali». Ma emerge da tanti rapporti e documenti anche «la forza del nostro Paese in tanti settori della green economy e di un’economia di stampo umanistico. Una forza che è spesso frutto di cromosomi e culture antiche».
Gentiloni: «Attenzione dei mercati finanziari sulla transizione»
Per il commissario Ue Paolo Gentiloni «la decisione presa un anno fa, allora poteva apparire piu spericolata di ora, perché siamo in mezzo alla pandemia. Ora possiamo dire che non fu tanto spericolata, visto che a settembre alla assemblea generale Onu altri paesi si sono uniti all’obiettivo della neutralità del 2050. La Cina si è data un suo obiettivo al 2060, non vuole perdere il treno della transizione climatica. Oggi siamo dentro un quadro che conferma che la accresciuta ambizione aveva un suo fondamento. É sostenuta anche dagli investimenti di Next Generation Eu. L’Italia avrà investimenti superiori a 70 miliardi nei prossimi 5 anni per la transizione ambientale. I Pnrr sono passati al vaglio di un regolamento, che si chiama non fare guai da un punto di vista ambientale. Ci sono condizioni importanti e gran movimento in campo finanziario. Nell’insieme c’è una impressionante attenzione dei mercati finanziari globali».
Ridurre a zero le emissioni delle auto al 2035
«L’alternativa è tra una trasformazione distruttiva e gestibile. Cambierà il mondo, il punto è se questa gigantesca trasformazione ci proponiamo di gestirla o siamo solo oggetto passivo, se la gestiamo dobbiamo ridurre a zero le emissioni delle auto al 2035, un edificio molto ambizioso. Va evitato che la transizione abbia conseguenze dal punto di vista sociale difficili da sopportare», ha detto Gentiloni. Il commissario Ue ha detto che non ci sono «dubbi che sia in gestazione anche una regolazione che riguarda le criptovalute per i loro impatti a diverso livello».