Roma, 9 ago. (askanews) – Può la letteratura diventare il veicolo attraverso il quale poter infondere in ognuno di noi, finalmente, la presa di coscienza che la tutela dell’ambiente non può più essere solo un obiettivo ma un impegno permanente e costante ad ogni livello? Se politica, economia, parte della società, rallentano in questo percorso proprio dalla forza di un’opera letteraria può ripartire un volano che porta solo benefici. E’ l’obiettivo del Premio letterario “Le Pagine della Terra” , alla seconda edizione, promosso dal Maestro tintore Claudio Cutuli insieme a Vera Slepoj, per diffondere i principi dell’ecosostenibilità grazie al potere della cultura. Askanews ne ha parlato con il presidente di Giuria, Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola:
“Affrontare i temi ambientali richiede proprio iniziative di questo tipo. Non ho mai creduto che l’ambiente fosse un algoritmo da consegnare agli scienziati, e lo dico nel giorno in cui c’è un importante appello di scienziati a cominciare dal premio Nobel Parisi destinato alla politica affinchè si occupi meglio di ambiente. Ma perchè l’ambiente entri in agenda, non solo politica ma direi umana, antropologica ed economica c’è bisogno che susciti anche emozioni. La letteratura, i romanzi, ma anche il cinema da questo punto di vista sono essenziali”.
E già si guarda alla terza edizione:
“Mi auguro che questo premio, che già ha avuto un grosso successo il primo anno possa allargare le sue maglie e le aree di attività interessate perchè all’ambiente serve questo, mescolare sentimenti, generi, curiosità e poi servono le storie, come dice una bellissima frase di Paul Auster, autore della Trilogia di New York, “le storie accadono solo a chi sa raccontarle”. Raccontare storie che hanno a che fare con l’ambiente fornisce elementi per affrontare la crisi climatica che è sotto i nostri occhi e migliorare la nostra economia. Un contributo fondamentale”.