L’Atlante propone una lettura unitaria e complessiva dell’Appennino che ne fa emergere l’importanza, la rilevanza e la centralità nelle geografie fisiche, storiche, economiche e culturali del Paese: ne racconta le fragilità, ma anche le straordinarie potenzialità del più importante sistema montuoso Mediterraneo, vero palinsesto di tutte le fasi della civilizzazione occidentale.
L’appuntamento si svolge il 22 novembre presso la blioteca Angelica in Piazza di S. Agostino, 8 a Roma, dalle ore 11 alle 13.
Un’iniziativa creata e coordinata dalla Fondazione Symbola per le Qualità Italiane.
PROGRAMMA DEI LAVORI
SALUTI:
Fiammetta Terlizzi, Direttrice della Biblioteca Angelica (Mibac)
Franco Salvatori, Università di Roma Tor Vergata
PRESIEDE
Domenico Pappaterra, Presidente Parco nazionale del Pollino
RIFLESSIONI INTRODUTTIVE
Sergio Paglialunga, Direttore Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Fabio Renzi, Segretario generale Fondazione Symbola
PRESENTAZIONE DELL’ATLANTE
Domenico Sturabotti, Direttore Fondazione Symbola
INTERVENGONO
Marco Agliata
coautore del paragrafo Parchi a matrice culturale: l’eredità dei monaci benedettini
Maria Laura Fabbri
autrice del paragrafo L’uso del suolo
Antonio Nicoletti
Responsabile Aree Protette e Biodiversità di Legambiente
Paolo Pigliacelli
coautore del paragrafo Biodiversità animale e autore del paragrafo Contributo dei Parchi dell’Appennino per la Biodiversità
Sandro Polci
Cresme consulting partner
Alessandro Rinaldi
Dirigente Si.Camera, autore premessa al capitolo Economia
Elisabetta Salvatorelli
coautrice del paragrafo Parchi a matrice culturale: l’eredità dei monaci benedettini
CONCLUSIONI
Maria Carmela Giarratano
Direttore generale per Protezione della Natura e del Mare del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
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