L’Italia è il principale destinatario delle risorse del Recovery Plan e anche per questo è chiamata a un ruolo da protagonista nella transizione verde. La sostenibilità, oltreché necessaria per affrontare la crisi climatica, riduce i profili di rischio per le imprese e per la società tutta, stimola l’innovazione e l’imprenditorialità, rende più competitive le filiere produttive. Lo dimostrano i dati e le storie del Rapporto GreenItaly, arrivato alla tredicesima edizione, realizzato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi Tagliacarne. Al rapporto hanno collaborato Conai, Novamont, Ecopneus; molte organizzazioni e oltre 40 esperti di tutti i settori. Il rapporto è stato presentato da Marco Frey, presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Symbola; Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Claudia Sorlini, vicepresidente Fondazione Cariplo; Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance; Raffaele Cattaneo, Assessore Ambiente e Clima Regione Lombardia. “La Lombardia può essere alla guida di un’Italia che fa della transizione verde – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – chiave per costruire un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più forti e capaci di affrontare il futuro. è questa la direzione indicata dall’Europa con il Next Generation EU, alla base degli ingenti finanziamenti del Pnrr, per affrontare la pandemia e la crisi climatica. un’economia che, come dice il manifesto di assisi, non lascia indietro nessuno, non lascia solo nessuno. Nel rapporto GreenItaly si conferma una accelerazione verso la greeneconomy del sistema imprenditoriale italiano. Un’Italia che fa l’Italia e sperimenta in campo aperto un paradigma produttivo fatto di sostenibilità, innovazione, bellezza, cura e valorizzazione dell’ambiente, dei territori, delle comunità. C’è molto di questo dietro i successi del made in Italy nel mondo che spesso sorprendono gli osservatori più superficiali”. ‘Un contesto di crisi multiple come quello che stiamo attraversando – dichiara Giovanni Fosti, presidente della Fondazione Cariplo – rischia di rallentare la transizione green ma può anche essere utilizzato come acceleratore. L’Italia e in particolare la Lombardia stanno mostrando che percorrere questa strada è possibile: le imprese green possono affrontare meglio i momenti di crisi e generano un impatto positivo a livello sociale, ambientale ed economico. Il fattore determinante per procedere in questa direzione sarà la capacità di formare competenze specifiche per i green jobs e le diverse dimensioni di questa transizione. Anche per quanto riguarda il green, l’investimento più importante sarà quindi sulle competenze delle nostre persone’.