L’Accademia costume e moda ha dato il titolo all’ex manager di Richemont per aver valorizzato i mestieri d’arte tiln’ intera carriera dedicata alla ricerca del bello, nella sua espressione etica ed estetica. L’Accademia costume e moda di Milano ha conferito ieri a Franco Cologni il diploma honoris causa, come si legge nella motivazione: «Per l’instancabile impegno nella valorizzazione della bellezza e dei mestieri d’ arte e per i grandi traguardi conseguiti nella diffusione della cultura del saper fare in Italia e nel mondo». Cologni è stato per 40 anni uno degli uomini chiave di Cartier, fino a diventarne presidente mondiale. Con l’incorporazione del brand di gioielleria in Richemont, è diventato presidente esecutivo di tutto il settore gioielleria e orologeria del gruppo. Ha poi fondato a Milano la Fondazione Cologni dei mestieri d’ arte per la rivalutazione dell’artigianato artistico e la Creative academy, scuola internazionale di design e creative management. «Questo riconoscimento è prezioso e importante perché aniva da un luogo di formazione», ha affermato Cologni durante la cerimonia, seguita da una tavola rotonda a cui hanno partecipato la dg di Fondazione Altagamma, Stefania Lazzaroni, il presidente di Fondazione Symbola, Ermete Realacci e la presidente di Fondazione Zegna, Anna Zegna, con un messaggio inviato dal numero uno di Sistema moda Italia, Sergio Tamborini. Al centro del dibattito, la necessità di investire nella cultura del saper fare per assicurare un futuro all’eccellenza italiana nella manifattura. Secondo 1′ analisi di Fondazione Altagamma e Unioncamere, nei prossimi anni serviranno 346mila nuove figure professionali nei settori chiave del made in Italy e si stima che solo la metà sarà reperibile, ragion per cui un terzo dei brand aderenti ad Altagamma ha avviato progetti di corporate academy. Tra questi compare il progetto Reshape di Fondazione Zegna dedicato all’orientamento di giovani in condizione di neet-not in education, employment or training.