La prefabbricazione è strategica per l’ambiente: rispetto alle pratiche costruttive convenzionali l’uso di prefabbricati riduce i rifiuti (fino al 50%) e, con l’automazione dei processi, il consumo di materiali (fino al 70%).
È così che 13 partner europei del mondo scientifico ed industriale, tra cui l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR (ITC-CNR), si sono uniti nel progetto RE4, per sviluppare un edificio prefabbricato ad alta efficienza energetica, con materiali riciclati – fino al 65% in peso – derivati da CDW (rifiuti da costruzione e demolizione).
All’interno del CNR, il più grande ente pubblico di ricerca italiano, l’ITC è impegnato nell’ingegneria civile e nell’architettura, per consentire al nostro Paese di non perdere il passo dell’innovazione verso un’edilizia sempre più sostenibile.
Grazie ad un innovativo sistema di differenziazione dei CDW, basato su robot automatizzati dotati di sensori avanzati, il materiale recuperato viene trasformato in nuove componenti prefabbricate e assemblato in un edificio prototipo da impiegare nelle ristrutturazioni e in nuove costruzioni. Tra riduzione dei rifiuti, minor produzione di materie prime, sostituzione di materiali cementizi con leganti eco-compatibili, l’edificio realizzato vanta una diminuzione di energia immagazzinata del 20%, misurata dai modelli numerici messi a punto da ITC-CNR, per valutare le prestazioni dell’edificio e delle sue componenti.
La modellazione numerica consente, inoltre, la progettazione di pannelli non portanti con il migliore compromesso tra riduzione del peso e resistenza.