La Commissione Ue ha incluso i settori culturali e creativi tra gli “ecosistemi” prioritari per il mercato unico nell’ambito della “Nuova strategia industriale europea”. Sulla base dei dati del Rapporto “Io sono Cultura” promosso da Unioncamere e Fondazione Symbola e realizzato con il contributo tecnico-scientifico del Centro studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne il Sistema Produttivo Culturale e Creativo produce in Italia un valore aggiunto di 84,6 miliardi di euro e offre un lavoro a poco meno di 1,5 milioni di occupati. Nelle tre regioni del Nord-Ovest questo sistema articolato, comprendente attività core (architettura e design; comunicazione; audiovisivo e musica; videogiochi e software; editoria e stampa; performing arts e arti visive; patrimonio storico e artistico) e attività creative driven (tutte quelle che utilizzano contenuti e competenze culturali e creative per accrescere il valore dei propri prodotti) ha generato una ricchezza complessiva di 9,5 miliardi di euro (56,9% in attività core, 43,1% in attività creative driven), contribuendo per l’11,3% al valore aggiunto della filiera culturale e creativa nazionale e per il 5,9% al prodotto lordo complessivo dell’area.