Dal design all’alimentare, le Pmi spingono l’export intervenuto in video durante la presentazione ieri a Roma, ha commentato: «L’Italia presidia oltre 3mila nicchie di prodotti: quella che un tempo era percepita come un’anomalia del sistema produttivo fatto di piccole e medie imprese ora sta diventando un modello a livello internazionale, innovativo e sostenibile. Il cambio di nome del ministero è la prima mission che si concretizzerà ancora di più con il disegno di legge quadro sul made in Italy che nei giorni prossimi porterò al consiglio dei ministri». La vocazione all’export è un filo rosso che emerge tra le pagine dello studio di Symbola. L’Italia conferma nel 2021 la leadership mondiale nella produzione di vino (50,2 milioni di ettolitri), precedendo Francia (37,6) e Spagna (35,3), con il 2021 che è stato un anno record per le importazioni grazie a un fatturato di 7,1 miliardi di euro (+12,4% sul 2020), pari al 14% di quello dell’agroalimentare. L’Italia è prima al mondo per valore dell’export di apparecchi per la preparazione di bevande calde o per la cottura degli alimenti (1,1 miliardi di euro), seguita da Germania (898 milioni), Stati Uniti (876), Svizzera (578) e Cina (480). Di questa categoria fanno parte le macchine da caffè professionali, un settore del valore di 500 milioni, di cui il 75% destinato all’export (dati 2021). Siamo i primi esportatori al mondo di apparecchi a raggi ultravioletti o infrarossi per utilizzo medico-chirurgico e anche di prodotti da neve. Primi in Europa per fatturato nel settore del design con 4,1 miliardi (il 19,9% sul totale Ue): più di Germania (3,9 miliardi) e Francia (2,2). Nonché primi tra i grandi Paesi europei per numero di imprese: 36.131. Ancora: l’Italia è il primo esportatore in Ue e il secondo al mondo (dopo la Cina a quota 347 miliardi), di prodotti tessili, di moda e accessori con un valore di 66,6 miliardi di euro (dati 2021): superati Vietnam (52,8 miliardi), India (47,8) e Germania (47,5). Nel 2021 il settore ha registrato un saldo attivo di 33,2 miliardi di euro, mentre il fatturato 2022 dovrebbe arrivare a108,2 miliardi di euro, con una crescita del 16,9% sul 2021e del 10,4% sul 2019. L’Italia è prima al mondo per saldo della bilancia commerciale nel settore della cantieristica nautica con un valore, nel 2021, pari a 2,9 miliardi di euro (+900 milioni sul 2020), seguita da Paesi Bassi (1,4 miliardi), Germania (1,2), Polonia (830 milioni) e Gran Bretagna (640 milioni). «I nostri primati si incrociano sempre di più con i temi della qualità e della sostenibilità. Ogni anno cerchiamo di capire cosa sta accadendo nei settori più tradizionali o in quelli nuovi. Per fotografare la forza della nostra economia, che incrocia sempre di più quelle che sono tre parole chiave dell’Europa per il Green Deal e il Recovery Fund: coesione, transizione verde, digitale», conclude Realacci. Rapporto Symbola Realacci: «Economia competitiva grazie a qualità, innovazione e bellezza» Dieci i primati tra cui moda, vino, prodotti sportivi, energia e settore medicale . «Chi vuole capire perché il Pil italiano aumenta più del previsto, deve guardare l’Italia con un occhio diverso. Quello di un’economia competitiva, che guarda dunque al futuro, perché a misura d’uomo. Quello dei nostri punti di forza nei settori più vari, che mettono il vento nelle vele del Made in Italy e incontrano i fondamentali legati a innovazione, qualità, bellezza, legame con i territori e sostenibilità». Così Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, presenta l’edizione 2023 del report L’Italia in io selfie: dieci fotografie che immortalano altrettanti primati del nostro Paese, dalla moda alla nautica, dal design all’economia circolare, passando per le rinnovabili, il settore medicale, il vino, gli elettrodomestici, i prodotti sportivi. Il dossier è realizzato in collaborazione con Unioncamere ed Assocamerestero, con il patrocinio del ministero degli affari esteri, dell’ambiente, delle imprese e del made in Italy.