Presentato il report “100 italian green building stories” di Fondazione Symbola e Fassa Bortolo: nel periodo 2016-2020 sono state 46.537 le imprese del settore (28,7% del totale) che hanno fatto eco-investimenti per migliorare processi e prodotti in un’ottica di sostenibilità.

Cento esperienze, quelle raccontate in “100 italian green building stories” di Fondazione Symbola e Fassa Bortolo, con la partnership tecnica di PPAN, dove si esplorano le tecnologie e le soluzioni per la sostenibilità e l’economia circolare, cercando di restituire una foto di insieme del settore edilizio e mostrare le energie e i talenti che già oggi sono in campo nel nostro Paese. Una raccolta di soluzioni, tecnologiche e competenze, soprattutto quelle legate alla progettazione architettonica e ingegneristica, fondamentali nel nuovo mercato creato dal Green Deal, dal PNRR e da iniziative nazionali come il Superbonus 110%, l’Ecobonus, il Bonus Facciate e gli altri Bonus Casa. Il rapporto è stato presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Paolo Fassa, presidente Fassa Bortolo; Raffaele Cattaneo, Assessore all’Ambiente e Clima Regione Lombardia; Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola; Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance; Mario Cucinella architetto e Fondatore Mario Cucinella Architects. Ha moderato i lavori Paola Pierotti, giornalista PPAN e Il Sole 24 Ore.

“L’edilizia può dare un contributo importante per contrastare la crisi climatica – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – e ridurre la nostra dipendenza dei combustibili fossili, in particolare dal gas russo, resa drammatica dall’invasione dell’Ucraina. Produce al tempo stesso una drastica riduzione delle bollette per famiglie e imprese. Aiutata dai Superbonus l’edilizia orientata al green può produrre un made in Italy che punta su sostenibilità, innovazione, ricerca, e bellezza. La ripresa del settore, già partita nel 2021, prevede nel 2022 fra diretto e indotto 265 mila posti di lavoro in più. Come è scritto nel Manifesto di Assisi, ‘affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro’”.

“Quando parliamo di edilizia green – commenta Paolo Fassa, presidente di Fassa Bortolo – dobbiamo guardare ad una filiera lunga e particolarmente complessa, dove ciascun attore è chiamato a fare la propria parte. Il concetto di sostenibilità, per noi, è un impegno quotidiano che parte dall’estrazione delle materie prime e arriva fino al prodotto. Abbiamo sostenuto con piacere questo nuovo progetto editoriale di Fondazione Symbola perché sono convinto che l’individuazione e la condivisione delle buone pratiche imprenditoriali sui temi della green economy e dell’economia circolare siano utili alla crescita e al miglioramento, anche economico, di tutto il settore”.

Le soluzioni tecnologiche aiutano la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare nazionale, responsabile di circa il 40% delle emissioni di CO2, riducendo la dipendenza da fonti fossili tradizionali e rilanciare la filiera edilizia italiana, che più di altre ha sofferto le crisi del nuovo millennio. E le evidenze già ci sono. I dati al 31 dicembre 2021 forniti da ENEA e dal Ministero per la Transizione Ecologica, ci dicono infatti che le detrazioni relative al Superbonus 110% – previste al termine dei lavori – hanno raggiunto i 17,8 miliardi di euro. Ossigeno per il settore, oggi in ripresa con un incremento degli addetti nei primi nove mesi del 2021 pari al +7,9% (94mila lavoratori) e un fabbisogno occupazionale diretto per il 2022 che si aggira attorno alle 170mila unità, a cui si sommano 95mila unità nei settori collegati, per un totale di 265mila posti di lavoro. Una domanda legata soprattutto alla nuova edilizia spinta dal PNRR, dal Superbonus e da un processo di riposizionamento delle imprese proprio sui temi della sostenibilità: nel periodo 2016-2020 sono state ben 46.537 delle imprese del settore (28,7% del totale) che hanno fatto eco-investimenti per migliorare processi e prodotti in un’ottica di sostenibilità.