Anche nella produzione conto terzi “l’industria farmaceutica è un’eccellenza italiana, con un aumento dell’8% nel biennio 2017-2018 e addirittura del 27% per quanto riguarda i medicinali biologici. Anche gli investimenti sono cresciuti di ben il 42% grazie all’effetto ‘4.0’ e di adeguamento degli impianti, che dimostrano come questo settore sia sempre al passo con l’innovazione”. A tracciare con l’Adnkronos Salute il quadro del contoterzismo nella farmaceutica è il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi, a Milano per la presentazione di un’indagine sul tema condotta con Fondazione Symbola. Nel nostro Paese – rileva l’indagine presentata a Milano – sono 108mila le imprese della manifattura (il 27% del totale) che hanno prodotto almeno una volta conto terzi (ultimi dati disponibili, 2016), per un fatturato relativo a questi prodotti pari a 56 miliardi di euro (il 6,3% del fatturato totale della manifattura). La quota di fatturato conto terzi sul totale del fatturato varia però da settore a settore: si passa dal 13,3% dell’abbigliamento al 9,6% dell’automazione al 6,4 della farmaceutica al 6% dell’arredamento fino all’1,3 % dell’alimentare. “Anche l’export farmaceutico in questo segmento è aumentato del 30% – prosegue Scaccabarozzi – e dimostra come sia un ‘fiore all’occhiello’ fra i tanti” dell’industria italiana dei medicinali, “che è già la prima in Europa, in generale, per produzione, e dati sempre in crescita soprattutto nell’export.