Una “nuova” figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e nella manutenzione del nostro patrimonio verde e della biodiversità: è la florovivaista il personaggio del presepe 2022 secondo Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti, che consegnano la statuina al Cardinale Matteo Zuppi, presidente Cei.
L’idea nasce per raccontare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e insieme beni immateriali indispensabili per la qualità della vita. Tra le figure da aggiungere al presepe, che ci parlino del presente ma anche del futuro, quest’anno è stata scelta proprio la florovivaista, che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. Le statuine saranno distribuite su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 226 Diocesi italiane. Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti vogliono così portare un loro contributo volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.
“Il florovivaismo è un comparto strategico del made in Italy che coinvolge oltre 20.000 imprese impegnate nel garantire bellezza e migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio – ha affermato il presidente Coldiretti, Ettore Prandini – e si tratta dell’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di generare esternalità positive per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche. Un lavoro antico e prezioso che trova riconoscimento nella maggioranza delle case degli italiani che durante le festività sono colorate e profumate da piante e fiori tipici del Natale”.
“La tradizione del presepe – dichiara Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola – nata nel 1223 a Greccio ad opera di San Francesco, è importantissima per le nostre comunità. Nel nostro piccolo abbiamo voluto aggiungere nuove attività, nuovi mestieri legati al vivere di tutti i giorni, per dare forza al presepe come chiave anche del futuro. Quest’anno la statuina rappresenta una florovivaista simbolo del lavoro green e della sostenibilità, immagine di un futuro che ha radici antiche. Come ha detto Papa Francesco, per uscire da questa crisi dobbiamo recuperare la consapevolezza che come popolo abbiamo un destino comune. I rapporti della Fondazione Symbola confermano che questo è fondamentale anche per il rilancio dell’economia. Perché, come dice il Manifesto di Assisi, affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”.
“Quest’anno – sottolinea Marco Granelli, presidente Confartigianato – portiamo nel Presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese e declinata su tre fronti: economico, sociale, ambientale. A livello economico, la piccola impresa, l’artigiano offrono prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. E sono anche baluardo della sostenibilità sociale, poichè ben radicati nei territori di appartenenza dove intrattengono rapporti e relazioni di scambio cruciali per il benessere delle comunità locali. Lo stretto legame con la propria terra alimenta, di conseguenza, un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. Tutto questo è il “valore artigiano” che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce. É la risposta positiva a questo tempo di grande incertezza, è un modello di ecologia umana, di imprese sostenibili che Confartigianato porta nel futuro, con l’impegno a renderle sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita”.