Il tricolore più grande della storia di Italia, realizzato con smalti ad altissima tecnologia, tinge il tetto del Padiglione Italia all’Expo 2020 di Dubai. Emblema di un Paese che guarda al futuro grazie ad aziende come il Gruppo Boero, leader mondiale nella produzione di vernici per l’edilizia e lo yachting (90 € mln di fatturato, 300 occupati di cui 40 in R&S), che da 190 anni unisce tecnologia e tradizione, puntando su una chimica sempre più green.
Lo fa sviluppando partnership con università, centri di ricerca e altre aziende per realizzare vernici a minor impatto ambientale, grazie a materie prime di origine naturale come l’alga spirulina, o provenienti dall’economia circolare (scarti di arance, cacao, caffè, amido di mais). Se le ricerche sul come ottenere pigmenti naturali dagli scarti alimentari sono partite da un progetto realizzato insieme all’IIT di Genova, la vernice a base di spirulina che ha colorato alcune sale interne del Padiglione Italia è nata in collaborazione con Tolo Green, impresa impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nella coltivazione della microalga, mentre i prodotti utilizzati sul tetto del padiglione sono gli stessi del trimarano del velista Giovanni Soldini, di cui la società genovese è partner.
Infine, i tecnici specializzati del Gruppo Boero hanno lavorato insieme ai settori di pianificazione urbana e territoriale di 90 Comuni italiani – tra cui Ischia, Capri e le Cinque Terre – per recuperare le tinte originali degli edifici dei centri storici di ciascun borgo, a partire dall’utilizzo delle terre naturali locali.