C’è un collegamento sempre più chiaro tra la modernità delle produzioni e la capacità di competere. Dove l’innovazione con il carattere di “sostenibilità” è prevalente, le quote del made in Italy nello scacchiere mondiale sono più alte, facciamo meglio in termini di valore aggiunto, sembriamo essere usciti meglio dalla doppia recessione.

Nelle dieci “istantanee” nel rapporto che la Fondazione Symbola pubblicherà oggi ci sono altrettanti primati, focus su settori o indicatori in cui l’Italia sa restare ai vertici e magari anche migliorarsi.