DATI DEL RAPPORTO GREENITALY 2018 DI FONDAZIONE SYMBOLA E UNIONCAMERE
FOCUS LOMBARDIA – PRIMA REGIONE ITALIANA PER NUMERO DI IMPRESE (61.650) CHE EFFETTUANO ECO-INVESTIMENTI E PER CONTRATTI GREEN STIPULATI (123.380)
MILANO PRIMA TRA LE PROVINCE ITALIANE PER CONTRATTI “VERDI”
E SECONDA PER NUMERO DI IMPRESE CHE INVESTONO IN ECO-SOSTENIBILITA’
REALACCI: “UN MODELLO PER UNA ITALIA PIÙ COMPETITIVA, PIÙ SOLIDALE, PIÙ GREEN.
UN CONTRIBUTO PER LA COP 24 IN CORSO IN POLONIA”
In Italia 3 milioni di green jobs, quest’anno 474mila nuovi contratti attivati, un quarto delle imprese italiane (345mila) negli ultimi 5 anni ha puntato sulla green economy: sono più competitive, esportano e assumono di più.
Milano, 4 dicembre 2018. GreenItaly 2018 è il nono rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere che misura e pesa la forza della green economy nazionale. Sono oltre 345mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2014-2017, o prevedono di farlo entro la fine del 2018 (nell’arco, dunque, di un quinquennio) in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.
Alla nostra green economy si devono già 2 milioni 998 mila Green Jobs, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’. Il 13% dell’occupazione complessiva nazionale. Un valore destinato a salire ancora entro l’anno: sulla base delle indagini Unioncamere si prevede una domanda di green jobs pari a quasi 474mila contratti attivati, il 10,4% del totale delle richieste per l’anno in corso, che si tratti di ingegneri energetici o agricoltori biologici, esperti di acquisti verdi, tecnici meccatronici o installatori di impianti termici a basso impatto; e nel manifatturiero si sfiora il 15%.
Le aziende di questa GreenItaly hanno un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo italiano: con specifico riferimento alle imprese manifatturiere (dai 5 ai 499 addetti), quelle che hanno visto un aumento dell’export nel 2017 sono il 34% fra chi ha investito nel green contro il 27% tra chi non ha investito. Queste imprese innovano più delle altre, quasi il doppio: il 79% ha sviluppato attività di innovazione, contro il 43% delle non investitrici.
Dai dati del rapporto Green Italy emerge chiaramente la leadership della regione Lombardia nel panorama dell’economia verde italiana. Con 61.650 imprese, la Lombardia è al primo posto in Italia nella graduatoria regionale per numero assoluto di aziende che hanno investito, o investiranno entro l’anno, in tecnologie green. Con 123.380 contratti green la Lombardia è prima anche per assunzioni “verdi”. Milano prima tra le province italiane per contratti green e seconda per numero di imprese che investono in eco-sostenibilità.
Il FOCUS LOMBARDIA di Green Italy è stato presentato stamane a Milano, presso la sede di Assolombarda e con il sostegno di Fondazione Cariplo, impegnata da sempre sui temi della eco-compatibilità. La ricerca ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente ed è stata realizzata in collaborazione con Conai e Novamont e con la partnership di Si.Camera e di EY Italia. La presentazione è stata a cura del Direttore di Symbola Domenico Sturabotti. Sono intervenuti Antonio Calabrò, Vice presidente Assolombarda; Raffaele Cattaneo, Assessore Ambiente Regione Lombardia; Stefano Pogutz, Docente Università Bocconi; Marco Granelli, Assessore Ambiente Comune di Milano; Sonia Cantoni, Consigliere Fondazione Cariplo. Ha moderato la discussione Tessa Gelisio. Ha concluso il Presidente di Symbola Ermete Realacci.
FOCUS LOMBARDIA
Dai dati del rapporto Green Italy emerge chiaramente la leadership della regione Lombardia nel panorama dell’economia verde italiana. Con 61.650 imprese, la Lombardia è al primo posto in Italia nella graduatoria regionale per numero assoluto di aziende che hanno investito, o investiranno entro l’anno, in tecnologie green. Con 123.380 contratti green stipulati dalle imprese per il 2018, più di un quarto del totale nazionale, la Lombardia è al vertice anche della graduatoria regionale per numero di contratti stipulati o programmati entro l’anno
Passando dal livello regionale a quello provinciale, è Milano con le sue 21.547 imprese green la provincia più virtuosa della Lombardia. Seconda Brescia con 8.155 imprese, il terzo gradino del podio è occupato daBergamo a quota 6.884. Seguono Monza e Brianza con 5.514, Varese con 5.115, Como con 3.770 imprese, mentre Pavia si attesta a 2.370. Mantova a quota 2.131, precede Lecco con 1.982 imprese e Cremona con 1.835. Chiudono Sondrio con 1.283 e Lodi con 1.064 imprese che hanno effettuato o hanno in previsione di effettuare eco-investimenti entro l’anno. L’ottimo risultato della provincia di Milano è confermato anche su scala nazionale: Milano è al secondo posto in Italia nella graduatoria provinciale per numero di imprese green. Più in generale è tutta la regione a confermare ottime performance ‘verdi’: nella top twenty nazionale delle provincie per numero di imprese che hanno investito o investiranno green entro l’anno, infatti, ci sono anche il sesto posto di Brescia, il decimo di Bergamo, li sedicesimo di Monza e il diciottesimo di Varese.
Ma i primati della regione non si fermano qui: con 123.380 contratti stipulati dalle imprese per il 2018, più di un quarto del totale nazionale, la Lombardia è al vertice anche della graduatoria regionale per numero di contratti “green” stipulati o programmati entro l’anno. Un primato nazionale che vanta anche Milano, con le sue 63.242 mila attivazioni di contratti “verdi” previste a livello provinciale, il 13,4% del totale nazionale.
“In Italia – spiega Ermete Realacci, presidente di Symbola, Fondazione per le qualità italiane – questo cammino verso il futuro incrocia strade che arrivano dal passato e che ci parlano di una spinta alla qualità, all’efficienza, all’innovazione, alla bellezza. Una sintonia tra identità e istanze del futuro che negli anni bui della crisi è diventata una reazione di sistema, spesso senza incentivi pubblici. Una scelta coraggiosa e vincente, per le imprese e per il Paese. Un modello produttivo e sociale per una Italia che fa l’Italia. Più competitiva, più solidale, più green. Un contributo per la COP 24, la Conferenza ONU sul Clima che si è aperta ieri in Polonia”.
Per Sonia Cantoni, componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cariplo: “Come dimostra il Rapporto GreenItaly 2018, in Lombardia, a Milano lavorare per l’ambiente significa fiducia nel futuro, una convinzione ed un impegno da condividere prima di tutto con i giovani e che mobilita istituzioni, imprese e soggetti del Terzo Settore. In questo contesto e con questi attori, Fondazione Cariplo affronta gli effetti negativi, generati sia su scala globale che locale da un modello di produzione e consumo dissipativo, con un approccio “circolare” che integra obiettivi di tutela del capitale naturale e di sviluppo economicamente e socialmente sostenibile, sperimentando nuove soluzioni, facendo leva sui soggetti del Terzo Settore per mobilitare reti di persone, istituzioni, soggetti economici, competenze specialistiche e saperi diffusi per il bene comune. Il “Portale dell’ambiente” – on line da fine 2017 e lanciato in occasione della Giornata Mondiale del Suolo – rappresenta 2117 progetti finanziati dalla nostra Fondazione con 90 milioni di euro, che hanno contribuito a radicare in Lombardia una cultura della sostenibilità, ad affrontare stress e rischi di origine ambientale ma anche a sviluppare nuove opportunità di lavoro, di mercato, di innovazione tecnologica e sociale, di investimento, di competitività dei sistemi territoriali. Sfide che la nostra Regione e Milano sono capaci di cogliere e rilanciare”.
STORIE, ESPERIENZE E BUONE PRATICHE.
Nel Rapporto Green Italy vengono citate oltre 200 best practice raccontate, grazie anche alla collaborazione di circa trenta esperti. Anche in queste la presenza della Lombardia è di primo piano.
Non a caso, molte delle aziende citate nella ricerca hanno casa proprio in Lombardia. Sono tante e variegate le esperienze in regione, dallo scambiatore autopulente brevettato dalla bergamasca Albini Energia, che ha messo a punto un sistema di recupero del calore da più macchine industriali, fino al sistema di tracciabilità delle fasi di lavorazione dei tessuti sviluppato dal maglificio Besani di Besnate (Varese), reso possibile inserendo nei materiali in lavorazione un microchip in grado di raccogliere e trasferire dati tecnici senza subire alterazioni durante le fasi di lavorazione. Sul fronte del risparmio idrico, la macchina Unimat di Cubotex per la tintura a spruzzo, può lavorare con un rapporto bagno inferiore del 30% rispetto a macchine simili. Per un impatto ancora minore possono essere usate le vernici Solas. L’azienda di Cernusco Lombardone (LC), è impegnata da oltre 20 anni nella produzione di vernici ottenute con materie prime vegetali e minerali, totalmente esenti da derivati petrolchimici, resine acriliche, viniliche e alchidiche. La Fulgar, di Castel Goffredo, in provincia di Monza è impegnata nella produzione di fibre biobased. L’Oleificio Zucchi di Cremona invece ha sviluppato un disciplinare volontario di certificazione (DTP.125) che concerne la sostenibilità della filiera di produzione dell’olio extra vergine di oliva, come evoluzione di un precedente progetto sviluppato con Legambiente e le principali organizzazioni di produttori olivicoli, che prevede il rispetto di oltre 150 requisiti che garantiscono la sostenibilità dell’olio extra vergine di oliva lungo tutta la filiera. Tra i giovani va annoverata l’esperienza di Linfa, una piccola serra smart (600x520x350 mm) pensata e commercializzata dalla start-up italiana Robonica. Un sistema modulare (si possono accoppiare numerose serre, ad esempio per i ristoranti) che garantisce, in casa, un sistema di coltura idroponica completamente automatizzato. Nel campo del packaging industriale sostenibile troviamo Grifal, un’azienda tecnologica italiana di Cologno al Serio (BG) che opera con soluzioni d’imballo eco-compatibili e prestazionali di alto livello. Il Gruppo Saviola è uno dei principali produttore di pannelli truciolati da legno ricilato, un mlione e mezzo di metri quadri l’anno ed è il più importante trasformatore di rifiuti di legno al mondo. Material ConneXion Italia è il più importante network internazionale di consulenza sui materiali, anche riciclati, e sui processi produttivi innovativi e sostenibili. Promuove la creazione di contatti tra i produttori di materiali e i potenziali utilizzatori.
Si tratta solamente di alcune storie, il panorama è ancora molto ampio e comprende realtà come Pirelli, ACIMIT, Alfredo Grassi, Anemotech, Assomac, Assufficio, Azienda agricola Chiesa Virginio, BLM, Blumine, Brugnoli Giovanni, Caimi Brevetti, Camera Nazionale della Moda, CAMP, Candiani, Canepa, Carvico, Centrocot, la Tintoria Filati Clerici, Coima, la Conceria Arbor, Deltacalor, Edilmatic, Epson Italia, ESO Società Benefit, Eurojersey, F.lli Robustelli, Fadis, Federlegno Arredo, FilmarFluid-O-Thech, , Foppa Pedretti, FOR.TEX, Framis Italia, Frati Luigi, Brembo, Giovanardi,Harpaceas, Hyundai Italia, Il Sereno Hotel, IMA, InnovhubSsi, Jersey Lomellina, KIA MotorsItaly, Lariana Depur, LifeGate, Linificio e Canapificio Nazionale, Losma, Maglificio Ripa, Magneti Marelli, Mapei, Mattei Group, Matteo Thun&Partners, Milano Ristorazione, Panguaneta, Patricia Urquiola Studio, Poliform, Prelios, Radici Group, Ratti, Riva Industria Mobili, Roelmi, Senaf, SilkBiomaterials, Stamperia di Cassina Rizzardi, STMicroelectronics, Stone Italiana, Streparava, Tabu, Texon Italia, Textile Solution Center, UNIC, UNIVA, Versalis e Wood.
Il rapporto completo su: https://new.symbola.net/
Ufficio stampa Symbola Gianni Montesano cell 340-4142095
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Ufficio stampa Fondazione Cariplo, Bianca Longoni cell 347-4016851
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