Il patrimonio culturale e creativo, pilastro del rilancio economico del Paese.
Talento, Meritocrazia, Creatività, Strumenti, queste le parole chiave
19 Aprile 2013 10:30 – 12:30
In collaborazione con: Monti&Taft e IED Istituto Europeo di Design
Obiettivo del convegno è quello di delineare il profilo essenziale di un modello italiano di creatività e produzione culturale, nella convinzione che si debba ritrovare la creatività per aiutare lo sviluppo del paese e per valorizzarne la posizione nel contesto internazionale. In secondo luogo offrire un contributo alla conoscenza e definizione del macro-settore delle industrie culturali che per la diffusione, trasversalità e immaterialità di molte sue componenti non ha nel nostro paese una identità statistica chiara e ben percepita.
Per contribuire al successo dell’industria culturale italiana diventa necessario tracciare alcune strategie di azione coordinate, per superare sfide e vincoli che ne rafforzano o indeboliscono i settori e i contesti: le città creative, il design e la cultura materiale, la moda, l’architettura, l’economia della conoscenza, la pubblicità, il cinema, la tv, la radio, l’editoria, l’industria del gusto, l’arte contemporanea, la musica e il patrimonio culturale. L’urgenza all’azione è quasi un monito: essere all’altezza della cultura materiale e umanistica del nostro passato e non perdere il contatto con la cultura tecnologica del futuro. Investire in formazione e nella generazione di nuove figure professionali diventa così uno degli step fondamentali da cui partire. Mobilità e bilancio delle competenze dei professionisti della cultura è essenziale per rafforzare la diversità culturale e il dialogo interculturale, promuovere incontri creativi, oltre che la produzione e lo scambio di beni e servizi culturali. La valorizzazione del capitale intellettuale e professionale è importante ai fini del pieno funzionamento del mercato del lavoro europeo. Un utilizzo più attivo ed efficace delle possibilità offerte dal mercato unico può creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di lavoro per i professionisti della cultura e, in tal modo, favorire l’occupazione nel settore culturale e nell’economia in generale.
Modera:
Angelo Crespi, Direttore Scientifico IED Venezia.
Intervengono*:
Giampiero Marchesi, Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, MiSE;
Evelina Christillin, Presidente Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino;
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo;
Domenico Sturabotti, direttore di Symbola;
Paolo Marcesini, direttore di Memo Grandi Magazzini Culturali;
Luca Fois, consulente creativo e docente al Politecnico di Milano, facoltà di Design;
Paolo Taverna, Direttore generale Assogiocattolo;
Silvia Costa, Europa Creativa;
Natalina Costa, Amministratore Delegato 24 Ore Cultura – Il Sole 24 Ore;
Alessandra Capua, Responsabile Italia – Aon Artscope;
Isabella Villafranca Soissons, Direttore Dipartimento Conservazione e Restauro di Open Care;
Salvatore Amura, Presidente e Amministratore Unico – Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, Responsabile Relazioni Istituzionali – IED Istituto Europeo di Design.
Per maggiori informazioni:
www.dnaitalia.it