Il programma di certificazione si inaugura con il Sentiero del Viandante, itinerario lungo la sponda orientale del lago di Como

Cammini, percorsi e vie come beni comuni. Il Touring Club Italiano valorizza il “turismo lento” certificando la qualità dell’esperienza turistica lungo tracciati da percorrere a piedi, dalla segnaletica alla mobilità, dalla fruibilità delle risorse alla varietà dei servizi dedicati al camminatore, dalla governance del territorio alla sua promozione, fino alla manutenzione, alla pulizia, alla fruibilità dei percorsi.

Il programma di certificazione si inaugura con il Sentiero del Viandante, itinerario lungo la sponda orientale del lago di Como, che unisce i paesi con le borgate a mezza costa correndo tra boschi di castagno e appezzamenti di ulivi, frazioni di montagna e ampi panorami.

Touring Club, dalle bandiere arancioni ai cammini certificati Il progetto, che è il risultato di 22 anni di lavoro svolto dal Touring con tremila Comuni attraverso l’iniziativa “Bandiere Arancioni” (marchio di qualità turistico-ambientale), sarà presentato oggi, alla presenza della Sottosegretaria al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Lorenza Bonaccorsi.

La certificazione tiene conto di un modello di analisi costruito intorno al punto di vista del “viaggiatore lento”, che fra le sue motivazioni ha un mix di interessi culturali (22%), oltre al desiderio di praticare un turismo diverso da quello di massa, da praticare per lo più a piedi (67%). L’esperienza turistica viene valutata attraverso duecento indicatori, con approfondimenti per ogni singola tappa.

Si parte dall’analisi dei collegamenti e delle aree di intermodalità, dei parcheggi e delle indicazioni. Ma si tiene conto anche della completezza e della funzionalità dei punti informativi, dei siti web, app, social network, del materiale editoriale e cartografico. Fra gli indicatori risulta poi la rete ricettiva e ristorativa, l’offerta di servizi complementari specifici, come la vendita e il noleggio attrezzature sportive, le escursioni guidate, e l’assistenza sanitaria.

Determinanti, inoltre, valore e grado di conservazione di siti e percorsi, manutenzione e fruibilità delle risorse storico-culturali e ambientali, la reperibilità, la comunicazione e l’offerta esperienziale legata alle produzioni locali tipiche, gli eventi e l’animazione territoriale, la valutazione dei centri storici attraversati o in prossimità del cammino (armonia, manutenzione, pulizia).

Viaggiare a piedi nelle aree interne
È il futuro che, attraverso i cammini («Turismo alto, lento, colto», nelle parole del ministro Dario Franceschini), passa dalle aree interne: piccoli comuni, borghi e frazioni spopolate, dove si indaga un nuovo rapporto tra storia, natura e comunità. La Fondazione Symbola, in una recente ricerca, ne ha contati più di cinquemila: cantieri di diversità culturale e territoriale, dove l’accoglienza diventa una risorsa. Quasi tutti (92%) sono caratterizzati da produzioni d’eccellenza, con Dop e Igp, e dal 79% della migliore produzione vitivinicola. Per scoprirli, sono stati tracciati 44 itinerari per oltre 15mila km, dal Sentiero Liguria al Viaggio nella Storia d’Abruzzo.

Il primo sentiero certificato
Ai viandanti del Touring, per i sentieri certificati, sarà garantita la sicurezza del percorso, la manutenzione dei tracciati, l’accessibilità, il livello di difficoltà, la presenza di punti di rifornimento di acqua potabile e di punti panoramici. Quello che si snoda lungo la riva orientale del lago di Como è diviso in quattro tappe e si può percorrere in tre o quattro giorni. Si parte da Abbadia Lariana, alla base delle Grigne, tra guglie calcaree e i tratti aspri e spogli del lago.

Si arriva a Mandello del Lario per raggiungere la frazione Maggiana con la torre del Barbarossa, quindi a Bellano, dove riecheggiano i romanzi di Andrea Vitali. Poi troviamo torrenti e antichi mulini ad acqua, fino alle montagne al confine con la Svizzera. Infine si tocca Dervio, il castello-recinto di Corenno Plinio, e si scende fino al nucleo rurale di Mandonico sopra Dorio. L’ultimo tratto è per raggiungere Colico: superata la soglia della penisola di Piona, il sentiero si affaccia su un vasto declivio. Tutto il tragitto interseca la ferrovia.

Iseppi (Tci): «Turismo lento come opportunità»
«Questa iniziativa sancisce e rinnova l’impegno di Touring Club Italiano nel prendersi cura dell’Italia come bene comune, con un’attenzione speciale a cammini, percorsi e vie, con la ferma e radicata convinzione che il turismo lento, in particolare quello a piedi, rappresenti un’enorme opportunità per il nostro Paese» dichiara il presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi.

Per Isabella Andrighetti, responsabile delle certificazioni e dei programmi territoriali del Touring, il progetto «avvicina un bacino sempre più ampio di turisti a esperienze di viaggio eccellenti e autentiche, favorendo inoltre l’avvio di un percorso di miglioramento del territorio attraversato dai cammini, mettendo in rete soggetti pubblici e privati, dando impulso all’imprenditorialità locale, affinché si traduca in benefici concreti economici e sociali».