Questo contributo fa parte del report Boschi e Foreste nel Next Generation EU, realizzato da Fondazione Symbola con Bonifiche Ferraresi e Coldiretti.

 

L’Italia con oltre 10 mld di dollari è terza al mondo per saldo della bilancia commerciale nel legno arredo dopo la Cina 92 mld e Polonia 11 mld[7] ed è al quarto posto in Europa per la produzione di edifici prefabbricati in legno[8]. Attualmente oltre l’80% del fabbisogno di legno è coperto dall’importazione, per un valore complessivo di 3 mld di euro, un valore che ci rende secondi importatori netti in Europa dopo il Regno Unito[9]. L’Italia importa quasi 70 mln mc equivalenti così suddivisi: 3,2 mln mc di legname grezzo, 37,6 mln mc equivalenti di prodotti semilavorati, 29,3 mln mc equivalenti di paste e carta. Se facessimo piantagioni dedicate in grado di sostituire almeno il legname grezzo che importiamo, servirebbero 365.000 ha (e dovremmo aspettare anni), mentre migliorando la gestione degli 783.000 ha dei boschi in grado di fornirlo – sugli 11,4 mln di ha che abbiamo – produrremmo più di 3 mln mc annullandone così la necessità di import e generando un processo virtuoso a cascata sull’importazione di semilavorati [10].

7. Fondazione Symbola, L’Italia in 10 Selfie 2020, Fonte/EFP European Panel Federation 

8. Quarto Rapporto case ed edifici in legno 2019/FLA Federlegno Arredo

9. Federlegno Arredo e Conlegno

10. Sisef 2020