Il racconto e l’analisi dei fatti più significativi della competitività del nostro Paese e l’importanza della collaborazione del mondo imprenditoriale per vincere le nuove sfide globali sono al centro del rapporto “Coesione è competizione” presentato oggi a partire dalle 10 sui siti di gruppo.intesasanpaolo.com, symbola.net e ANSA.IT e sulle pagine facebook di symbola e ANSA. I lavori prevedono la presenza del Presidente Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros Pietro e del Presidente Fondazione Symbola Ermete Realacci che introducono i lavori mentre al Segretario generale Unioncamere Giuseppe Tripoli e al Presidente Ipsos Italia Nando Pagnoncelli è affidato il compito di illustrare il rapporto. A descrivere le imprese coesive Anna Roscio, responsabile direzione Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo, mentre Michela Bellomi deI gruppo Chiesi Enrico Falck del gruppo Falck e Daniele Lago del gruppo Lago portano le loro esperienze. A moderare i lavori Ilaria Sotis, vicedirettrice Radio1 Rai- Gr.
“L’Europa darà un contributo fondamentale per affrontare il problema della sostenibilità e del cambiamento climatico. E’ un problema molto urgente, più grave della pandemia stessa perché le sue conseguenze potrebbero essere molto più devastanti e non c’è vaccino che tenga. Quindi il problema va affrontato”. Lo ha sottolineato Gian Maria Gros-Pietro, presidente di intesa Sanpaolo, commentando il Rapporto.
“C’è un altro aspetto importante: la quantità di capitale che verrà immessa nell’economia, grazie al piano europeo Next Generation Eu – ha spiegato Gros-Pietro – sarà un’iniezione di attività che ricreerà valore, domanda, occupazione, reddito e crescita, soprattutto per i giovani ai quali dobbiamo dare prospettive”. Gros-Pietro ha ricordato il ruolo svolto da Intesa Sanpaolo: “Gli italiani ci hanno affidato 1.200 miliardi di euro in diverse forme, deposito e risparmio amministrato, ma noi offriamo credito. Il Next Generation Eu offre all’Italia circa 200 miliardi. Nello stesso arco di tempo, quindi entro il 2026, Intesa Sanpaolo metterà a disposizione più di 400 miliardi di crediti che saranno destinati agli stessi obiettivi, la transizione ecologica, le infrastrutture, la formazione e il cambiamento climatico”.
‘Coesione è la carta vincente per le imprese’
“Il Rapporto Symbola, a cui Intesa Sanpaolo ha collaborato, dimostra che la coesione è una carta vincente. Coesione vuol dire coesione tra le imprese, ma anche coesione delle imprese con le persone che ci lavorano e con il territorio circostante”, ha sottolineato il presidente di intesa Sanpaolo. “Questi fattori, messi insieme, permettono alle imprese di essere più competitive, non solo di avere un rapporto migliore con l’ambiente. Questo lo aveva capito tanti anni fa Adriano Olivetti, ma ora è diventato più importante, grazie al fatto che la tecnologia digitale permette più rapidamente il raggrupparsi di queste attività e di estenderle al di là dello spazio”, ha spiegato Gros-Pietro.
‘Da Intesa Sanpaolo 400 miliardi di erogazioni a famiglie e imprese’
“L’efficacia dell’approccio coesivo per le imprese: in questo particolare periodo, la collaborazione tra enti diversi ha portato risultati straordinari in campo economico, sociale e soprattutto della sanità”. Così Gros-Pietro. “Intesa Sanpaolo crede nel valore della vita di comunità, sia essa di persone, di imprese, di Stati – osserva Gros-Pietro – in questa direzione vanno gli oltre 400 miliardi di euro di erogazioni a medio-lungo termine che la Banca destina a imprese e famiglie in ambiti strettamente collegati al Recovery plan come transizione ecologica e digitale, infrastrutture, trasporti, progetti di rigenerazione urbana, a supporto del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Realacci (Symbola): ‘Coesione è formidabile fattore produttivo’
“La coesione, come ha detto il presidente Draghi, è un dovere morale. Ma è anche un formidabile fattore produttivo, in particolare in Italia”. Lo afferma il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci, in occasione della presentazione del rapporto. “Anche per questo l’Unione europea – rileva Realacci – ha indirizzato le risorse del Next Generation EU e larga parte del bilancio comunitario 2021-27 per rilanciare l’economia su coesione-inclusione, transizione verde e digitale. Con l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050. C’è anche la finanza che deve cambiare in questo senso, e in parte lo sta già facendo”. Si tratta, conclude il presidente della Fondazione Symbola, “una sfida di enorme portata che chiede unità al Paese e vede protagoniste le imprese” coesive; “queste imprese vanno molto meglio, e investono di più sull’ambiente e sulla green economy. Si delinea così un’Italia che affonda le radici nel passato, quella di costruire nel rapporto delle comunità con i territori un fattore di competitività. E’ anche la chiave per pacificare il clima di diffidenza dei cittadini rispetto alle imprese. Abbiamo in Italia le ragioni per scommettere in questa direzione. E che fa riferimento allo spirito di azione comune da parte del Paese”.