Il X Rapporto Symbola Io sono Cultura analizza la produzione culturale dopo il lockdown: frammentazione dei settori, precariato e assenza di competenze strategiche. Grande domanda di networking
Il 15 aprile 2021, alle ore 17.00, sarà presentato sui canali social della Fondazione Symbola, il decimo rapporto «Io sono cultura 2020. L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi». Il progetto di ricerca annuale, che analizza la filiera culturale e creativa e l’industria manifatturiera influenzata dalla cultura (creative driven), è promosso da Fondazione Symbola, Fondazione Cariplo, Unioncamere, Regione Marche, Istituto per il Credito Sportivo, con la partnership di Fondazione Fitzcarraldo e Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, con il patrocinio del Ministero della Cultura. Pubblicato per la prima volta nel 2011, il Rapporto nasce dall’esigenza di dimostrare che il settore culturale creativo è un aspetto trainante dell’economia italiana.
I capitoli
Diviso in quattro capitoli: 1. Industrie culturali e creative nel mondo; 2. I numeri del sistema produttivo culturale e creativo; 3. Geografie; 4. Cultura come driver di sviluppo territoriale e settoriale, il Rapporto rappresenta una fotografia del periodo precedente il Covid-19 e un tentativo di analisi di ciò che è successo dopo il 9 marzo 2020, quando l’Italia entra in lockdown e i musei, i cinema, le mostre, i teatri, i concerti, le librerie, gli spazi culturali chiudono i battenti e piombano in una crisi profonda. Quando si supererà questo momento è difficile da prevedere, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, intervistato dall’Associazione Stampa Estera in Italia alcuni giorni fa, ha spiegato che: “per i musei non aspettiamo la ripartenza vera prima dell’anno prossimo. Dal 2022 ci aspettiamo il ritorno della grande richiesta che c’era prima della pandemia”.
I nodi da sciogliere
Ma veniamo al rapporto presentato in anteprima da Arteconomy24 ai suoi lettori. Come tutti i Quaderni di Symbola, l’enorme base di dati è arricchita da numerosi progetti nazionali e internazionali che disegnano una mappa dell’Italia creativa e produttiva che sorprende per vivacità, innovazione e capacità di superare gli ostacoli più difficili. Secondo il Rapporto, la crisi pandemica ha evidenziato tre problematiche che il settore culturale e creativo dovrà affrontare.