(ANSA) – PERUGIA, 22 FEB – La green economy accelera in Umbria: 7.271 le imprese della regione che negli ultimi cinque anni (2017-2021) hanno investito sulla sostenibilità. Sono il 34,8% del totale delle imprese umbre. In Italia sono state 531mila, con un aumento del 51% rispetto al periodo di rilevazione precedente (2014-2018). Emerge dal Rapporto Greenitaly, lo studio, giunto alla 13/a edizione, che pubblica ogni anno la Fondazione Symbola insieme ad Unioncamere. In Umbria più lanciata sul green la provincia di Perugia rispetto a quella di Terni. Gli occupati che svolgono una professione di green job, a quota 3,096 milioni in Italia, in Umbria sono 48.300. Il dato dell’Umbria, benché sia di 2,8 punti inferiore alla media nazionale (le imprese che investono nel green sono il 37,6% in Italia), è buono – spiega la Camera di commercio dell’Umbria – tenendo conto delle caratteristiche del sistema imprenditoriale umbro, molto parcellizzato e ancora indietro su altri parametri, a cominciare da quello dell’innovazione digitale. “Il nuovo Rapporto Greenitaly – commenta il presidente della Camera di commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni – evidenzia un’importante accelerazione sul fronte delle aziende che investono in sostenibilità. In tale quadro, emerge una forte accelerazione anche in Umbria, con un dato ancora un po’ inferiore alla media nazionale, ma in forte accelerazione e comunque buono. Il segnale è molto chiaro: si può guardare con più fiducia al futuro quando si fa innovazione con la qualità, con la bellezza. Il nostro Paese, e anche l’Umbria, su questi aspetti hanno tanti primati, spesso poco conosciuti. Nell’economia circolare, per esempio, l’Italia è il Paese più virtuoso in Europa. E le aziende che investono in tecnologie e prodotti green fatturano e assumono di più rispetto alle altre, facendo leva sulle comunità, i territori, promuovendo la coesione”. “Un impegno eccellente quello che stanno mettendo in mostra le imprese italiane e umbre – conclude Mencaroni – tanto più se si tiene conto che spesso la burocrazia inutile ostacola il cambiamento necessario, ma possiamo farcela se mobilitiamo le migliori energie del Paese e della nostra regione senza lasciare indietro nessuno”. (ANSA).