Cultura, 16 miliardi è il valore aggiunto del sistema produttivo culturale e creativo di Milano, il 10% del valore nazionale. Con il peso dei 204mila posti di lavoro del settore. Il valore di tutta la Lombardia è di 25,4 miliardi, con 365mila addetti. E sono proprio cultura e creatività a dare alla metropoli quella straordinaria forza economica e sociale che da tempo la mette al centro dell’osservazione di investitori e osservatori economici e sociali internazionali e a continuare a incidere sul miglioramento della qualità della vita: anche quest’anno, infatti, Milano si conferma in testa alla classifica delle città in cui si vive meglio stilata da “Il Sole24Ore”: reddito, lavoro, benessere, ambiente, relazioni sociali positive, salute, solidarietà e inclusione e, appunto, opportunità culturali che promuovono crescita e prospettive di buon futuro. Nella stagione della “economia della conoscenza” la cultura, a Milano, è un motore di competitività essenziale per la manifattura, i servizi, la finanza, il turismo, tutto il complesso delle attività di produzione e di scambio. E può fare da cardine per una crescita più equilibrata e sostenibile, con effetti positivi su tutta Italia. I dati emergono dal Rapporto 2019 “ Io sono cultura – L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi ”, curato da Symbola e UnionCamere, presentato a metà dicembre a Milano.