Non è una moda passeggera, né un’etichetta per attrarre i consumatori: per un settore come quello del legnoarredo che ha il suo cuore nella lavorazione di un materiale prezioso per la salute e il futuro del Pianeta la sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi è piuttosto una strategia industriale che affonda le radici lontano e che, secondo il Monitor del Centro studi Federlegno Arredo (Fla) tra gli associati, contribuirà a sostenere la ripresa dalla crisi scatenata dal Covid. Anche perché, come spiega il responsabile ambiente di Fla, Omar Degoli, gli investimenti in sostenibilità sono strettamente connessi a quelli in innovazione ed entrambi contribuiscono alla competitività delle aziende. «Secondo una recente indagine del nostro Centro studi, nel 20191e nostre imprese hanno destinato in media il 4,7% del fatturato a progetti di innovazione precisa Degoli che in genere sono connessi al miglioramento della prestazione di un prodotto odi un processo, oppure si tratta di innovazioni tecnologiche, che si portano dietro miglioramenti delle performance ambientali».
Non a caso, 6o% delle aziende più attente alle tematiche green dichiara di aver fatto investimenti innovativi nell’ultimo anno, contro i120% del totale delle imprese. Secondo il Rapporto Green Italy realizzato da Symbola e Unioncamere, negli ultimi quattro anni circa un terzo delle aziende del comparto (73mila in tutta la filiera, con un fatturato alla produzione di 42,5 miliardi di euro nel 2019) ha fatto investimenti in sostenibilità, in linea con il dato medio della manifattura italiana.