Questo contributo fa parte dell’Undicesimo rapporto IO SONO CULTURA realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Regione Marche in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo.

Realizzato in collaborazione con Mario Bellina, autore e sceneggiatore di programmi per ragazzi e serie animate.

 

A più di un anno dall’inizio della pandemia il comparto dell’animazione, grazie alla specificità tecnica che lo contraddistingue[1], complici smart working e investimenti tecnologici, non è andato incontro a un azzeramento produttivo come altri settori dell’audiovisivo, ma è riuscito a tenersi in piedi e, in alcuni casi, a trovare nuovi modelli di business capaci di aprire prospettive inedite.  A un rallentamento nella produzione d’animazione secondo i paradigmi classici, fa da contraltare infatti una ricerca di nuove logiche produttive e distributive, un rinnovato fermento da parte delle associazioni di settore e un sempre maggiore investimento sulla formazione di addetti ai lavori italiani.

Le società d’animazione del nostro Paese sono state in grado di adottare fin da subito modalità di lavoro in smart working, applicando delle dinamiche già in uso per alcuni comparti della pipeline a tutte le varie fasi.

Un processo dispendioso[2],  ostacolato dal sovraccarico delle reti internet nazionali che, pur offrendo alcuni vantaggi come una maggiore elasticità nella gestione delle fasi di lavoro, ha spesso comportato un abbassamento della produttività e un conseguente slittamento delle fatturazioni.

Una situazione di difficoltà che l’aumento del fondo Cinema e Audiovisivo  -da 400 milioni a 640 milioni di euro- e quello del tax-credit al 40%[3] ha sicuramente reso meno dura, ma non sufficiente a favorire la ripartenza del comparto, tanto da spingere Cartoon Italia, l’associazione che riunisce la maggior parte delle principali imprese del settore[4], a chiedere come sottolineato dalla presidente Anne-Sophie Vanhollebeke un contributo a fondo perduto per il comparto animazione nel quadro del decreto ristori e l’emanazione del regolamento sugli obblighi di investimento. L’associazione di categoria auspica che tale regolamento introduca una sotto-quota di investimenti per l’animazione, a favore di un mercato più concorrenziale, grazie all’ingresso di nuovi player[5].

Proprio quest’ultima richiesta si fa sempre più pressante, alla luce dell’incremento del consumo di prodotto audiovisivo in Italia dall’inizio della pandemia, relativo soprattutto all’offerta delle piattaforme Over The Top (OTT). Un aumento degli spettatori a cui corrisponde un aumento della domanda di prodotto. Un dato importante che però, almeno per quanto riguarda l’animazione, incide ancora poco nel nostro Paese dove Rai Ragazzi continua a essere l’interlocutore principale soprattutto sul mercato seriale. Proprio in questo contesto, se i rallentamenti e l’abbassamento della produzione hanno causato lo slittamento al 2021 delle consegne di molti episodi previsti per il 2020, erodendo il budget di quest’anno di Rai Ragazzi, d’altro canto il broadcaster pubblico durante la pandemia ha dimostrato una pronta reazione. Già a partire dal trimestre maggio/luglio del 2020, ad esempio, ha accelerato la firma dei contratti per supportare i produttori, rispettando le quote di produzione del 2020 e raggiungendo ottimi risultati di pubblico, con serie come 44 Gatti della marchigiana Rainbow, la più seguita della stagione, o special come Francesco, l’opera italiana di animazione più vista dell’anno prodotta con la torinese Enanimotion. Anche la Rai risente però della crisi generalizzata dettata dal Covid-19. Ma, di fronte al taglio dei budget che ha interessato tutti i dipartimenti, Rai Ragazzi ha fatto partire comunque le serie in programma, diminuendo il numero di puntate, per non bloccare nessuna delle produzioni programmate, tra cui spiccano le novità dedicate al prescolare: 2 Happy Farmers prodotta da Rainbow e Nina e Olga, con protagonista la nuvola Olga, uno dei personaggi più amati di Nicoletta Costa, realizzata da Enanimotion.

In quest’anno difficile Rai Ragazzi ha operato ponendosi due obiettivi: da un lato, il coordinamento con Rai Play per il lancio di alcune serie di punta come Topo Gigio[6] (della milanese Movimenti Entertainment) o Nefertina sul Nilo (della romana Graphilm), programmando le prime puntate in anteprima sulla piattaforma web. Dall’altro, in linea con la propria mission, Rai Ragazzi ha potenziato l’offerta formativo-valoriale, realizzando programmi live dedicati a bambini e ragazzi a casa e in DAD[7], producendo serie che toccano temi di carattere sociale[8], quali Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa prodotta dalla romana Animundi, rivolta a tutti i bambini, inclusi quelli con deficit sensoriali, e Special su temi legati all’ambiente, migranti e autismo.

 

Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa, credits to Rai Ragazzi/Animundi

Si pensi all’evento speciale animato su ambiente e sostenibilità H2 Team Missione mare (prodotto con la milanese Graffiti Creative e la partecipazione di Antoniano Bologna) e a Lo specchio di Lorenzo su inclusione e disabilità, un cortometraggio diretto dalla regista emergente Angela Conigliaro, primo classificato al concorso Animiamoci 2020 e prodotto dalla milanese beQ entertainment.

 

H2 Team Missione mare, credits to RaiRagazzi/GraffitiCreative/Antoniano

O all’episodio speciale di Leo da Vinci “Un amico raro”, realizzato da Gruppo Alcuni (TR), dedicato alla malattia rara Anderson-Fabry. Infine, un progetto che unisce questi due obiettivi è l’app per tablet dedicata alla Pimpa di Altan, a sostegno dei bambini con autismo, sviluppata nell’ambito del progetto AutiTec – Soluzioni Tecnologiche per L’Autismo, dalla collaborazione di Rai Ragazzi, Rai CRITS, Centro di Produzione di Torino e Quipos (associazione che riunisce tutti i disegnatori) con l’IRCCS Eugenio Medea, Polo di Bosisio Parini (LC) – Unità di Psicopatologia dello Sviluppo.

Nonostante Rai Ragazzi continui ad essere l’interlocutore principale[9], altri player monitorano in maniera sempre più concreta il lavoro dei produttori italiani. Parliamo soprattutto di Disney e Warner oltre che delle OTT, prime tra tutte Netflix e Amazon.

L’entrata nel sistema produttivo italiano di soggetti internazionali potrebbe creare nuovi equilibri, favorire inedite sinergie e ampliare l’offerta dei prodotti realizzati in Italia targettizzandola[10]. Oggi non è ancora facile creare connessioni coni nuovi player, sia a causa di alcuni cambiamenti strutturali intervenuti nei broadcaster stessi[11], sia a causa della migrazione online dei mercati, che ha provocato una difficoltà oggettiva a chiudere accordi ex novo, soprattutto tra player privi di solidi rapporti pregressi. Problema che ha colpito duramente anche le coproduzioni, secondo Cartoon Italia, che rileva una flessione negli accordi internazionali nell’ultimo anno[12] e mostra come la maggior parte di essi siano stati siglati tra società che già collaboravano o con una solida reputazione, a svantaggio di start-up e giovani produttori.

In questo contesto non facile una società che è riuscita a creare una connessione importante con una OTT è Movimenti Entertainment, che, in collaborazione con la casa editrice di fumetti milanese Bao Publishing, ha chiuso un accordo con Netflix per avviare la produzione della serie Strappare lungo i bordi, scritta e diretta da ZeroCalcare. Il fumettista che già si era fatto notare durante la pandemia con la serie autoprodotta Rebibbia Quarantine, distribuita sul web e in tv sul programma Propaganda Live, si cimenta per la prima volta in una serie più strutturata, la prima produzione animata italiana targata Netflix, concepita all’interno di un nuovo dipartimento europeo dedicato alle produzioni young adults. Nonostante le difficoltà, la situazione attuale dell’animazione italiana offre comunque svariate possibilità a chi ha la forza di investire su nuovi modelli di business.

Un caso di successo emblematico riguarda quelle società che hanno deciso di realizzare in Italia l’animazione dei propri prodotti come Maga Animation con sede a Monza o DogHead Animation con sedi a Milano e Firenze. Se durante la crisi pandemica numerosi service stranieri sono scomparsi da un giorno all’altro bloccando le produzioni, chi ha deciso di tenere in Italia questa fase della pipeline è riuscito a limitare i rischi. Non solo, ma

le factory di animazione italiane hanno dimostrato di poter realizzare prodotti di alta qualità a costi poco più alti della media dei service stranieri, attirando commesse da parte di altri Paesi europei.

Che le eccellenze italiane attirino l’interesse di cugini d’oltralpe, trova conferma anche in altre operazioni interessanti, come l’acquisizione del milanese Red Studio Monk da parte del gruppo Superprod, tra i big europei nella produzione e distribuzione di film e serie tv per ragazzi.

Un altro modello di business innovativo è quello adottato dalla casa di produzione romana Iervolino Entertainmet che, oltre alle due serie spin off del lungometraggio Arctic – Un’avventura glaciale[13], realizzate dallo studio romano Galactus e distribuite su Amazon Prime e AppleTv, ha deciso di investire sulla produzione in Italia di film ibridi, con protagonisti i personaggi sviluppati per le serie. Un progetto molto ambizioso che ha già prodotto i primi due film Christmas Thieves e The Christmas Witch pensati per il mercato estero.

Spostando l’attenzione sulla produzione cinematografica, la chiusura delle sale ha provocato un blocco nella distribuzione e, a catena, ha investito tutte le altre fasi di lavorazione, provocando ritardi e interruzioni di progetti in lavorazione. Uno dei film riuscito a vedere la luce in questo periodo complicato è Trash – La leggenda della piramide magica, una fiaba ecologica con protagonisti dei rifiuti, diretto da Francesco Dafano e Luca Della Grotta. Primo lungometraggio prodotto dalla società cinematografica romana Al One.

Nel 2021 il progetto di feature film più atteso è Luca, il nuovo film Pixar che ha molto di italiano: l’ambientazione (Genova), il protagonista (il “ragazzo pesce” Luca) e soprattutto il regista Enrico Casarosa, già candidato all’Oscar nel 2011 con il pregevole cortometraggio La Luna. Un talento italiano che ha saputo dare un contributo importante in numerose produzioni internazionali targate Pixar.

 

Mila, credits to Director Cinzia Angelini

E restando in tema di talenti italiani che lavorano prevalentemente all’estero, al Trento Film Festival di quest’anno è stato presentato uno dei cortometraggi più attesi: Mila di Cinzia Angelini, artista internazionale collaboratrice di Warner, Dreamworks e attualmente impegnata nella regia del film Hitpig. Film collettivo possibile grazie all’opera di oltre 350 artisti volontari provenienti da tutto il mondo, coordinati dalla trentina Pixel Cartoon di Valerio Oss, Mila racconta una storia semplice nata dai ricordi di infanzia della regista, a cui i nonni narravano dei bombardamenti su Trento durante la Seconda guerra mondiale e degli sfollamenti sulle montagne attorno alla città. Un film che si è fatto attendere, visto l’impegno volontario di tutti coloro che ci hanno lavorato, ma che finalmente sta facendo il giro del mondo attraverso la proiezione nei principali festival d’animazione (e non solo) internazionali.

Accanto a Mila numerose sono le opere italiane in concorso o premiate nel circuito dei festival internazionali. A partire dall’Annecy International Animation Film Festival[14] che nella sua ultima edizione online ha visto la presenza di numerosi prodotti nostrani in competizione per varie sezioni tra cui, nella sezione cortometraggi No, I Don’t Want to Dance! di Andrea Vinciguerra, e in quella dedicata agli studenti 3 Minutes to Live di Vittorio Ascolani ed Emanuele Motti dello IED di Milano. Premiato nella sezione MIFA Pitch con il Titrafilm Prize nella categoria lungometraggi il progetto Viaggio a Teulada di Nicola Contini.

Restando in tema di festival e premi, un bel riconoscimento all’animazione italiana arriva dagli Oscar. La statunitense Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha invitato una lista di professionisti a entrare nel gruppo dei membri votanti per i premi che saranno consegnati il prossimo anno. Tra di essi spiccano per la categoria Short Films and Feature Animation la regista Fusako Yusaki[15] le animatrici e storyboard artist Emanuela Cozzi e Giovanna Ferrari e il tecnico degli effetti speciali Luca Fascione.

Nonostante la pandemia i festival italiani dedicati all’animazione non sono morti ma, dopo un iniziale smarrimento, sono migrati verso il web dando vita a versioni online e ibride che hanno riscosso notevole successo, ampliando il proprio bacino d’utenza.

Dal siciliano Animaphix che è stato uno dei primi a rispondere con successo alle limitazioni degli eventi in presenza creando eventi in streaming (Animaphix Streaming Experience) che hanno accompagnato il pubblico fino alle date del festival vero e proprio, alla prima edizione (in streaming su Facebook) del napoletano MAD Fest ideato da Luciano Stella e con la direzione artistica di Marino Guarnieri, con l’obiettivo di promuovere la cultura del cinema digitale e d’animazione, a Cartoons on the bay il festival organizzato da Rai Com che ha avuto luogo su Rai Play premiando tra gli altri Guido Manuli e Franesco Tullio Altan con il Pulcinella Career Award[16].

Dal punto di vista delle opportunità offerte dal settore le iniziative più significative della stagione sono state il Bando per la Selezione di Soggetti per Concept di serie TV e animazione indetto da CSC e Siae. Inoltre, per gli autori più giovani, i due contest Animiamoci e What a Cartoonist dedicati ambedue agli under 35. Il primo dal tema “gli ostacoli si superano, le sfide ci cambiano. Le emozioni ci trasformano”, è organizzato dal festival Videocittà, Rai Ragazzi e Anica, con la collaborazione di Cartoon Italia e Asifa Italia. Mission: ideare progetti inediti per la realizzazione di cortometraggi tra i 30” i 60”, rivolti a un pubblico di bambini, ragazzi e famiglie. I cinque corti premiati sono stati From Afar di Angela Conigliaro e Matteo Raimondi, Solo un salto di Doriana Pompili, Bisogno di Matteo Zallocco, Il custode del vento di Francesco Filippini e Che meraviglia di Milena Tipaldo. Per la prossima edizione il tema è: La paura diventa coraggio, disegniamo il futuro. Il secondo contest What a Cartoonist ha lanciato una call to action targata Cartoon Network per l’ideazione di una serie di animazione di genere comedy, rivolta a bambini tra i 6 e i 12 anni, volta a scoprire nuovi talenti nel mondo dell’animazione e nuovi linguaggi narrativi. Ad aggiudicarsi il contest Retired Monsters di Caterina Cappelli.

L’attenzione ai nuovi talenti dimostrata da broadcaster e produttori si traduce in un rinnovato investimento sulla formazione dei giovani che vogliono intraprendere le professioni dell’animazione: in quest’ultimo anno il centro di formazione sardo NAS (New Animation in Sardegna), un laboratorio di produzione e formazione permanente per realizzare progetti di animazione per il cinema e la televisione, ha lanciato insieme a Cartoon Italia corsi gratuiti altamente professionalizzanti di Toon-Boom Harmony e Storyboard PRO rivolti ai giovani, finanziati dalla Regione Autonoma della Sardegna e promosso dalla Fondazione Sardegna Film Commission; la Scuola Holden di Torino ha realizzato un training camp dedicato alla progettazione di serie d’animazione; e la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano) ha integrato nella sua offerta formativa il corso Animation in Europe, un modulo dedicato all’analisi e alle opportunità dell’animazione europea contemporanea studiata sotto l’aspetto artistico, produttivo, tecnologico e finanziario, tenuto da Emiliano Fasano[17].

Un ultimo settore da cui si può evincere la strabordante vitalità del comparto animazione malgrado la crisi in atto è poi l’editoria che, accanto a saggi più o meno accademici su autori e tecniche, vede la pubblicazione del nuovo testo di Giannalberto Bendazzi dal titolo significativo di Zibaldone Animato edito da Marsilio e, soprattutto, la nascita della rivista su illustrazione, poesia e animazione d’autore Solstizi realizzata da Alma, Associazione Liberi Marchigiani Animatori.

 

 

[1]

Quali il prescindere dalla ripresa dal vero, limite che ha messo in ginocchio le produzione live.

[2]

Si pensi agli investimenti tecnologici necessari a rendere performante ogni singola fase della produzione, come l’acquisto e la messa a punto di nuovi software per la gestione della pipeline.

[3]

Secondo le nuove linee guida inoltre l’obbligo di reinvestimento dovrebbe scendere dal 100% all’80% favorendo quindi le società di produzione.

[4]

Cartoon Italia è stata promotrice tra le altre cose di un’interessante iniziativa che ha preso vita su Facebook durante il lockdown dal titolo CartoonEspresso: una serie di incontri tra addetti del settore che ha permesso di consolidare i rapporti di amicizia che esistono tra tutti coloro che operano nel mondo dell’animazione.

[5]

Da Zoom non anima il mercato, intervista del 02/04/2021 a cura di Paolo di Maira per Cineuropa.org.

[6]

La nuova serie di Topo Gigio vanta inoltre delle sperimentazioni che vanno in direzione transmediale. Come la realizzazione della sigla delle puntate a tema merenda, buongiorno o buonanotte, pensate per essere parte di un numero definito di episodi e poi essere estrapolate dal prodotto televisivo ed essere distribuite online su YouTube come brani a se stanti.

[7]

Diario di casa su Rai YOYO e La banda dei fuoriclasse su Rai Gulp

[8]

Tra le serie coprodotte da Rai Ragazzi che si sono aggiudicano in quest’ultimo periodo riconoscimenti per il loro carattere sociale:  Berry Bees vincitrice del Diversity Media Award (sull’inclusione) per la miglior serie Kids e Max & Mastro a cui è andato un premio da parte del Moige (Movimento Italiano Genitori) .

[9]

Con accordi di coproduzione e acquisto dedicati soprattutto a Rai YoYo, il canale con la miglior performance in termini di audience sul pubblico infantile, il maggior consumatore di prodotti d’animazione.

[10]

Accostando ai prodotti dedicati al pubblico infantile anche serie e film dedicata agli young adults o a un pubblico maturo.

[11]

Basti pensare all’acquisizione di Fox da parte di Disney e quella di Turner da parte di Warner.

[12]

Anne-Sophie Vanhollebeke nell’intervista sopracitata afferma in merito che: “convincere un produttore straniero ad investire da 2 a 3 milioni di euro su un progetto che non è suo, tramite un incontro su zoom, è molto, ma molto, difficile”.

[13]

Parliamo di Arctic Friends e Puffins (quest’ultima con la partecipazione di Jhonny Depp).

[14]

Il Festival di Annecy (nell’omonima cittadina francese) aderisce all’iniziativa We Are One: A Global Film Festival, un festival dei festival che unisce in un’unica rassegna online su Youtube (tra Maggio e Giugno 2020) venti delle principali rassegne cinematografiche mondiali.

[15] Anche se è nata in Giappone la regista lavora in Italia da sempre ed è considerata tra i pilastri del cinema d’animazione italiano.

[16]

Da segnalare tra i prodotti premiati a Cartoons on the bay 2020: Topo Gigio nella categoria Kids e Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa, vincitore della targa Unicef. Il pitch dedicato ai prodotti in fase di sviluppo ha inoltre premiato i progetti In punta di matita di Giulia Negretto, The Walking Liberty, il nuovo lungometraggio di Alessandro Rak e MAD Entertainment e McEight The Penguin di Valentino Spadoni.

Tra i principali festival dedicati o che si sono occupati d’animazione: View Conference, Cartoon Club, 2D &3D Animation Film Festival, Zabut, Imaginaria, Piccolo Festival dell’Animazione, la rassegna di cinema d’animazione d’autore Animation Camera Week, la prima edizione di Catch the Moon, e tra i festival che hanno dedicato una sezione all’animazione Gulf of Naples Independent Film Festival,  Ischia Film Festival,   Guarimba Film Festival,  e la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (all’interno del Pesaro Film Festival) dove ha debuttato il Concorso Pesaro Nuovo Cinema da quest’anno aperto alle opere di tutti i generi e formati nel segno della ricerca e della sperimentazione. Infine, da segnalare il Corto Dorico Film Festival che ha premiato con il premio speciale Cinema di Poesia il collettivo ALMA animatori.

[17]

Ideatore degli Aperitoon, aperitivi dedicati all’animazione, diventati durante il lockdown Aperitoon in Tha House!, uno degli appuntamenti online più seguiti e partecipati da addetti ai lavori, curiosi e appassionati del settore.