Portare l’eccellenza italiana in uno dei luoghi più ostili della Terra: i ghiacciai artici.

La sfida è stata vinta dalla collaborazione di Leap Factory, azienda nata nel 2012 a Torino, e Ariston, leader nella domotica per la casa. Il quartier generale ospitante un gruppo di ricercatori sui cambiamenti climatici è stato assemblato in pochi giorni, grazie a Frame: casa modulare, autosufficiente, a impatto zero e priva di fondamenta invasive. La struttura a telaio in legno microlamellare e acciaio è stata rinforzata con controventi resistenti ai venti polari e le parti metalliche realizzate con una lega più morbida, adatta alle basse temperature. La casa è avvolta da un involucro con un alto grado di isolamento termico e acustico, grazie a materiali compositi e isolanti di ultima generazione.

A ispirare Frame ci sono i progetti già realizzati da Leap Factory in ambienti estremi, come i bivacchi d’alta quota (Leap Hut) sulle vette alpine valdostane e nel Caucaso russo. La tecnica costruttiva innovativa, applicabile dai ghiacciai alle città, riduce i tempi di costruzione fino a 10 volte e l’impronta ecologica fino al 90%, grazie alla eliminazione del tradizionale cantiere. Le componenti vengono prodotte a distanza con processi industriali ad alta precisione e assemblate in loco a secco da maestranze non specializzate, abbattendo i consumi d’acqua (-98%) e i rifiuti (-80%).

Iper-sicure e iper-flessibili, le “case Leap” sono reversibili, consentendo di riconfigurare spazi, finiture e dotazioni tecnologiche, senza demolire quanto costruito o produrre scarti.