Tutti possiamo, con l’aiuto di tecnologie semplici e low cost, creare il nostro piccolo robot.

Nel DNA di Maker Faire Rome c’è anche questo. Organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, Maker Faire Rome – The European Edition nasce nel 2013 come edizione europea del Maker Faire di San Francisco (2006) e diventa il più grande Maker Faire al mondo (su un totale di 220 fiere in 400 Paesi) per numero di visitatori: 105 mila presenze nell’edizione 2019.

“Make:”, la prima rivista dedicata interamente a progetti tecnologici basati su open software e open hardware, e Maker Faire, che da “Make:” nasce, sono la punta dell’iceberg di un movimento globale in cui i consumatori prendono coscienza della possibilità di avere un ruolo attivo nell’invenzione di oggetti tecnologici di uso quotidiano e ne diventano protagonisti inventando, progettando, scambiandosi informazioni e software liberi.

La fiera ha come focus la robotica che interagisce e aiuta l’uomo nella vita di tutti i giorni.

Nell’ultima edizione si potevano infatti osservare dai robot musicisti a quelli che giocano a calcio, programmati attraverso l’intelligenza artificiale, fino alle tecnologie per migliorare la salute e la qualità della vita ed aiutare nel lavoro, dai wearable device ai droni per il monitoraggio dei siti rischiosi per l’uomo.

La fiera inoltre ha ospitato il primo congresso del neonato I-RIM, Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti, che rappresenta il meglio dell’Accademia Italiana in materia.