Playcar offre una mobilità tailor made: tagliata su misura per il cliente. Con la stessa app, infatti, si può affittare un’auto per uno o più giorni (rental), usare un veicolo in condivisione (car o van sharing) da prelevare e riportare nei parcheggi dedicati (station based) oppure scegliere il free floating, con auto da prendere dove l’ha lasciate l’utente precedente per parcheggiarla poi liberamente dov’è più comodo. Ma si possono scegliere anche scooter elettrici, bici elettriche o monopattini. Tutto è iniziato a Cagliari, prima piccola città italiana con car sharing privato d’Italia. Playcar parte nel 2014 con 9 auto su stazioni fisse. Dal 2015 alle auto a combustione interna si affiancano quelle elettriche, e oggi i mezzi in sharing in città sono circa 100, anche a flusso libero (free floating). E se invece di un’auto preferite una bici, liberi di farlo: a disposizione ne avete 120 a pedalata assistita. Da Cagliari Playcar arriva, con servizi parzialmente diversi, anche a Quartu Sant’Elena (CA), Livorno, Mantova. Ed è talmente efficace, versatile e funzionale che il fondatore, Fabio Mereu, ha pensato di metterla a disposizione (con l’app Playmoove) di altri gestori della mobilità locale (come, ad esempio, TPER, che con Corrente copre le città di Bologna, Ferrara e Rimini), facendone un vero e proprio servizio MaaS (Mobility as a Service). Un passepartout per tutta la mobilità urbana in sharing (dalle auto ai van alle bici ai monopattini agli scooter) che da Cagliari è sbarcato a Budapest, Bogotà, Buenos Aires e nelle isole Azzorre.