“Il Next Generation EU e quindi il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sono cruciali per affrontare la crisi e costruire un futuro migliore per l’Italia e per l’Europa. E la transizione verde è il suo cuore insieme alla coesione e al digitale”.
Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, nel corso del convegno on-line del seminario estivo organizzato proprio da Symbola “Transizione Verde e gusto del futuro per una nuova Italia”.
“Come afferma il Manifesto di Assisi, promosso dalla Fondazione Symbola e dal Sacro Convento – continua Realacci – affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”.
“Non c’è ancora nella politica e nell’informazione un’adeguata percezione della posta in gioco – osserva il presidente di Symbola – per affrontare questa sfida è necessario non lasciare indietro nessuno, non lasciare solo nessuno e partire dal coinvolgimento delle migliori energie disponibili nella società, nell’economia, nelle istituzioni, nei saperi, nella cultura”. “Possiamo farcela, con un impegno comune – rileva – perché non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia. Abbiamo grandi problemi ma non siamo sul tetto d’Europa solo nel calcio. Anche nella sostenibilità ci sono punti di forza su cui puntare: siamo per esempio primi nel recupero di materiali”; ma emerge da tanti rapporti e documenti anche “la forza del nostro Paese in tanti settori della green economy e di un’economia di stampa umanistico. Una forza che è spesso frutto di cromosomi e culture antiche”.