Vederlo al lavoro nel suo laboratorio, tra frese, morse, trapani e scalpelli, fa pensare un po’ a Geppetto che da un ciocco sgrossa e dà vita a Pinocchio. È la sensazione che si ha osservando i prodotti che escono dalle mani di Vitaliano Posella, artigiano calabrese apprezzato dai fumatori e dagli estimatori di pipe di tutto il mondo ma anche dai colleghi, quei mastri pipai che gli riconoscono una professionalità unica, in particolare nella rusticatura. Vitaliano vive in Calabria dove, così si dice, nasce la migliore radica di erica scoparia (cosiddetta perché veniva usata per costruire scope) per la produzione di pipe. È cresciuto circondato delle radiche di questo arbusto della macchia mediterranea e ha sviluppato una profonda conoscenza della sua lavorazione, dall’estrazione alla stagionatura. Suo padre, Salvatore, era abbozzatore di pipe: i suoi semilavorati venivano spediti nel nord Italia per la finitura. Vitaliano a 8 anni aiutava già il papà nella affilatura della sega circolare e a 11 iniziava a imparare i rudimenti della sbozzatura dei ciocchi. Risale ad allora la creazione della prima pipa. Nel 1978 a San Vito sullo Ionio (CZ) si mette in proprio, dopo aver comprato, usate, le attrezzature essenziali. Oggi, le pipe Posella fanno il giro delle più importanti fiere mondiali, da Cagli in Italia a Chengdu in Cina, Chicago negli Stati Uniti e San Pietroburgo in Russia: dalle pipe rusticate, con i fornelli resi scabri grazie ad una punta di trapano rotta allo scopo, alle “pipe da lettura” Churchwarden, fino alle tozze “brucianaso”.