“Per superare la durissima crisi che stiamo attraversando dobbiamo fronteggiare i nostri mali antichi, occorre cambiare il punto di vista rispetto ai tanti problemi del Paese e tirare le fila dei suoi punti di forza, dal nord al sud: cultura, creatività, ingegno, saperi tradizionali, ricerca. Quando l’Italia fa l’Italia, investendo in innovazione, qualità, bellezza e in green economy, è un Paese in grado di competere sui mercati globali.” Ermete Realacci ha così sintetizzato i numeri del rapporto Symbola e Cna che è stato presentato oggi a Roma, nell’auditorium della Confederazione degli artigiani. I dati del report parlano chiaro: le pmi sono volano di crescita, innovazione e qualità, sono avanti nell’export e nella rimodulazione in chiave green delle modalità della produzione.
Le difficoltà e le potenzialità delle piccole e media imprese in Italia sono state illustrate da Sergio Silvestrini, segretario Cna, mentre il segretario generale di Symbola, Fabio Renzi, ha mostrato i numeri del report che affermano, in modo inequivocabile, come il settore delle pmi costituisca un volano per la ripresa. Le slide che si sono susseguite sullo schermo hanno mostrato grafici e percentuali (disponibili a questo link: http://bit.ly/PMIQualità) che fanno ben comprendere come le pmi italiane siano spesso leader in Europa.
Una maggiore attenzione da parte del governo è stata chiesta dal presidente di Cna, Daniele Vaccarino, “le pmi devono puntare sempre di più sulla qualità, ma serve anche qualità delle infrastrutture, materiali e immateriali, del territorio e delle città.” Vaccarino si è poi soffermato su come il binomio territorio-patrimonio artistico culturale possa costituire un volano per lo sviluppo di molte attività economiche, dal manifatturiero ai servizi, nel quale le Pmi possono essere protagoniste.
Alla presentazione del report ha partecipato il ministro del beni culturali Dario Franceschini che ha più volte marcato l’importanza di intrecciare ulteriormente l’enorme patrimonio di beni artistici e culturali con l’attività delle pmi. “Camminiamo su delle pepite d’oro ma non ce ne accorgiamo” ha ribadito il ministro che ha rivendicato il merito dell’art bonus e sottolineato la necessità di un maggior coinvolgimento del settore privato nella valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
La sfida per la qualità delle pmi è quindi iniziata, e va di apri passo con gli sforzi per la ripresa economica e l’uscita dalla crisi. Il report fa capire la necessità di sostenere le Pmi con strumenti adeguati, rimuovendo gli ostacoli che le frenano. “Serve una visione del futuro che valorizzi questo settore – ha affermato Realacci – per far sì che le storie di successo individuali diventino il successo di un intero sistema produttivo. Il successo di un Paese.”