MOBILITA’, REALACCI: “SORPASSO BICI SU AUTO OTTIMA NOTIZIA, RICONOSCERE INFORTUNIO A CHI VA A LAVORO IN BICI”

L’esponente del Pd presenta una proposta di legge per promuovere e tutelare la mobilità ciclistica

“Ottima la notizia che i dati del 2012 confermano la tendenza di un ritorno alla bici già emersa con forza nel 2011, quando per la prima volta nel Paese si sono vendute più biciclette che automobili. Il Paese si è evidentemente messo in movimento verso una mobilità leggera e sostenibile, dimostrando che sulla questione la società civile è più avanti di quanto non lo sia la politica. Il fatto che sempre più italiani scelgano di usare la bicicletta come mezzo di trasporto, rende sempre più urgente garantire città e strade più sicure e a misura di bici. Proprio per promuove lo sviluppo dell’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, oltre che per le attività turistiche e ricreative, ho presentato un disegno di legge per la tutela e lo sviluppo della mobilità ciclistica in vista di un sistema di mobilità sostenibile su tutto il territorio nazionale. La proposta vuole essere trasversale è aperta al sostegno di tutte le forze politiche, ha già raccolto la firma di molti altri colleghi e spero possa iniziare rapidamente il proprio iter in Parlamento”, così Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, depositando la proposta di legge «Introduzione del titolo V-bis del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, recante disposizioni per la tutela e lo sviluppo della mobilità ciclistica » (AC 73).

“Tra gli obiettivi della proposta – prosegue Realacci – riconoscere, ad ogni livello amministrativo e politico, la ciclabilità come soluzione efficace e a impatto zero per gli spostamenti cittadini personali su mezzo privato e garantire la sicurezza delle persone che scelgono di spostarsi in bici, attraverso la limitazione e la moderazione del traffico veicolare a motore, e dotando gli incroci pericolosi di specchi e semafori preferenziali per i ciclisti. Necessario, inoltre, riconosce e risarcisce anche l’infortunio occorso al cittadino che si reca al lavoro in bicicletta, così come richiesto dalla petizione popolare promossa da Fiab e dal movimento Salvaiciclisti. Una misura molto attesa, sulla quale la stessa Inail si era espressa senza preclusioni. L’approvazione di questo disegno di legge, a costo zero per le casse dello Stato – conclude Realacci – vorrebbe dire che anche in Italia si vuole finalmente favorire la cultura del rispetto delle regole della circolazione stradale e la diffusione della mobilità sostenibile, con innegabili vantaggi per l’ambiente e per il traffico”.

Ufficio stampa Fondazione Symbola