La pandemia ha accelerato il cambiamento verso un mondo diverso rispetto a quello dì solo qualche mese fa. E a questo cambiamento sopravvivranno solo le imprese in grado di interpretare al meglio questi tempi difficili. Da più parti si sente dire che le risorse del Recovery Fund potranno servire per rilanciare la nostra economia e l’occasione per affrontare nodi che da troppo tempo bloccano la crescita italiana e rilanciare una politica industriale più sostenibile e competitiva. La comunicazione, da strumento marginale per il supporto all’immagine aziendale, è diventata una componente essenziale per la gestione strategica e operativa dell’impresa e per il suo stesso successo. Lo ricadano Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti nel manuale, appena stampato, dedicato alla Corporate communicition e Relazioni pubbliche (McGraw Hill). Le imprese sono infatti sistemi complessi dl relazioni che si sostengono e si governano attraverso diverse forme e modalità di comunicazione. Non è sempre così scontato, soprattutto alle nostre latitudini, ma sostenere oggi che accanto e a fianco del sistema manifatturiero vive una «industria della creatività» che va presa sul serio è sempre più strategico. Se infatti la crisi provocata dal Covid può offrire un’occasione di ripensare la nostra economia, le filiere produttive legate a quei settori che includono, oltre alla comunicazione, anche gli audiovisivi, la musica, l’editoria, il design, la pubblicità, sono fondamentali.