Estratto del capitolo “Risposte europee alla crisi del settore creativo e culturale” di Io sono Cultura.
Nell’ultimo decennio la mobilità internazionale degli artisti e dei professionisti della cultura ha acquisito una rilevanza significativa nell’agenda europea. Questo è un risultato, da un lato, delle richieste dei professionisti e delle organizzazioni rappresentative e, dall’altro, della rilevanza della questione per le priorità politiche dell’UE in ambito culturale. Dopo il successo del progetto pilota i-Portunus, lanciato nel 2019 a seguito della Nuova Agenda Europea per la Cultura, il programma Europa Creativa dedicherà gran parte del budget 2022 del filone Cultura al nuovo bando per la mobilità degli artisti. Con una cifra pari a 21 milioni di euro (2022), il programma sosterrà per il primo anno un’azione di mobilità transnazionale di artisti, creatori o professionisti della cultura, con lo scopo di creare collaborazioni internazionali e opportunità di sviluppo professionale, formando nuovo pubblico mediante fasi di co-creazione e co-produzione fra i partecipanti.
Previsto per l’autunno del 2022, il bando prevederà che la mobilità degli artisti e dei creativi possa svolgersi anche negli spazi del Nuovo Bauhaus Europeo. Infine, questa azione sosterrà anche attività di “artisti in residenza” e altri tipi di attività culturali legate al luogo, organizzate per e con le comunità locali. Nel corso degli anni, si è infatti progressivamente compreso che la mobilità non è un elemento eccezionale, bensì deve diventare qualcosa di ordinario nel percorso professionale di artisti e professionisti della cultura. Soprattutto nel contesto post-pandemico. Pertanto, le misure in questo ambito sono necessarie per rafforzare gli ecosistemi culturali.
Complessivamente, l’analisi dei regimi di sostegno esistenti mostra che le esigenze dei settori non vengono soddisfatte in maniera adeguata. Questi risultati hanno quindi portato a rafforzare lo strumento già esistente, attraverso il nuovo bando per la mobilità. Tuttavia, per poter andare realmente incontro alle esigenze dei settori, questa nuova azione dovrà essere ancora più ambiziosa della precedente, introducendo meccanismi di selezione inclusivi e prevedendo delle misure per ridurre l’impatto ambientale della mobilità. Dovrà inoltre contribuire ad affrontare le disuguaglianze e a collegare meglio regioni e paesi. Dalla mobilità nel settore ICC, si passa al cuore delle politiche culturali europee. Nel corso del 2022, il programma Europa Creativa ha subito un implemento per sopperire alle difficoltà derivate dalla crisi Covid-19. I fondi complessivi per l’anno sono nettamente aumentati, con un terzo del budget di Europa Creativa impegnato nei primi due anni del programma. Nel 2022, il programma beneficerà di un aumento complessivo di quasi 100 milioni di euro rispetto al 2021. La sezione Media è stata rafforzata con uno stanziamento di risorse pari a 1.081 miliardi di euro, che occupa il 51% del totale. Questo si tradurrà, in termini concreti, in una particolare attenzione all’aumento della cooperazione a livello UE, attraverso il sostegno alle coproduzioni e ai partenariati, al fine di sviluppare le imprese audiovisive e migliorare la competitività della produzione audiovisiva europea non solo a livello continentale, ma anche mondiale.
Continua a leggere il capitolo da p. 26 a 30 su Io Sono Cultura 2022, la ricerca realizzata con Unioncamere, Regione Marche, in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo.