Tra le cento storie italiane che raccontano le eccellenze nel campo della robotica non potevano mancare anche rappresentanze pisane e pontederesi. In particolare, al quarto rapporto sull’innovazione Made in Italy chiamato «100 Italian robotics and automation stories», hanno contribuito innovatori di prestigio come Cecilia Laschi – professoressa ordinaria di Bioingegneria Industriale all’Istituto di BioRobotica della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa – e Francesco Visentin, ricercatore del Centro per la Micro- BioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Pontedera. Lo studio è stato presentato a Roma dal presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, e dall’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace. Tra le storie italiane di successo quindi anche quella dell’Istituto pontederese, rappresentato da Cecilia Laschi, ormai leader mondiale, che ha approfondito il campo della «soft robotics». Quel settore della robotica dedicato allo sviluppo di macchine con superfici soffici e deformabili: Laschi ha creato il famoso «robot polpo».