UN CUORE a rappresentare l’empatia, e dei lacci, a rappresentare la tecnologia e l’intelligenza di chi sa mettersi in connessione con altre intelligenze. È questo il logo della Shoes Valley, il progetto presentato ieri mattina, a Treia, in occasione dell’apertura del festival della soft economy, <<Symbola>>. Un progetto il cui tema fondamentale è l’aggregazione del territorio, che può permettere un salto di qualità a tutto il sistema economico. A presentarlo è stato Gabriele Micozzi, docente e consulente di marketing e comunicazione, ma se ne è parlato anche con Gianluca Pesarini di Confindustria, Patrizio Bianchi, economista e assessore all’istruzione dell’Emilia-Romagna; Pietro Marcolini, presidente Istao; Claudio Bertorelli, paesaggista; Luigi Angelini, consigliere delegato di Wellness foundation; Emanuele Borioni dell’azienda di promozione turistica Emilia-Romagna, e Roberto di Vincenzo, Presidente Isnart e segretario generale fondazione Hubruzzo. A moderare gli interventi, Gianni Niccolò, direttore di Confindustria Macerata. <<Dalll’evoluzione dei modelli distrettuali sempre più alla ricerca di trasversalità nasce l’idea di questo progetto, un modello che parte dalla valorizzazione di una strategia territoriale.>> <<La Shoes Valley permetterà alle aziende di fare un salto di qualità, perché è soltanto nell’unione che ciò può venire.>>
A PENSARLO è Pesarini, secondo il quale <<se non mettiamo insieme un sistema economico e politico generando valore aggiunto è chiaro che il territorio non potrà avere grande prospettiva. Serve un sistema che possa generare filiere, un sistema economico per tutti, dai piccoli imprenditori alle grandi imprese, dagli artigiani ai commercianti, passando per i professionisti.>>