Saper reimmaginare una tecnica usata dagli antichi romani, il mosaico, rendendola contemporanea e di tendenza. È questo il segreto di SICIS. Fondata nel 1987 da Maurizio Leo Placuzzi in una vecchia casa abbandonata a Cannuzzo di Cervia, a trenta chilometri da Ravenna, la capitale del mosaico (chi non ricorda i capolavori della Basilica di San Vitale?), questa piccola impresa artigianale made in Italy si proietta subito sugli scenari internazionali: nel 1988 una commessa per lo sceicco saudita Al Gosaibi, l’anno successivo la lussuosa spa del Ritz di Parigi. Da allora è un susseguirsi di i successi, fino ad arrivare al recente progetto per la stazione della metropolitana di Msheireb (Qatar) o al Karl Lagerfeld Hotel di Macao (Cina). Successi che vanno di pari passo con le innovazioni: dai gioielli in pietre preziose e micromosaico (Placuzzi dà vita ad un team di studio della raffinata tecnica), al mosaico in vetro di Murano (l’azienda inventa e brevetta la macchina per il taglio delle tessere); dal mosaico in acciaio a quello in foglia oro o platino fino al brevetto di Vetrite, innovative lastre di vetro con una speciale formula di polimeri all’interno il cui ambito di utilizzo va oltre a quello del gres porcellanato. Ma il processo innovativo porta l’azienda – che negli anni si sposta nel SICIS village, nella prima periferia di Ravenna – anche oltre il mosaico: con proposte e soluzioni per progetti completi che comprendono anche arredi e complementi e che sono destinati ai più importanti hotel internazionali, residenze private, opere pubbliche e monumentali.