Il manifesto di Assisi oltre 3500 adesioni, c’è anche Carofiglio
È più importante ascoltare papa Francesco, o il Presidente Mattarella, piuttosto che i giudizi delle agenzie di rating per costruire un’economia e una società a misura d’uomo, più sostenibili. È questo il messaggio emerso che arriva dal talk online “L’Italia che verrà” con il presidente della Fondazione Symbola, Ermete Realacci, e il presidente della Luiss, Vincenzo Boccia.
Realacci e Boccia hanno parlato del futuro dell’Italia dopo l’epidemia a partire dai contenuti del Manifesto di Assisi di cui sono i promotori insieme a Enzo Fortunato, Francesco Starace, Catia Bastioli, Ettore Prandini, Mauro Gambetti. Il Manifesto, in questi giorni, ha superato le 3500 adesioni tra cui anche quella dello scrittore Gianrico Carofiglio. La Luiss, con altre università, insieme al Sacro Convento di Assisi, censiranno le tante iniziative di studio e ricerca in corso sulla sostenibilità. “La green economy – si legge in una nota di Realacci e Boccia – è stata e sarà la migliore risposta alla crisi, una strada che guarda avanti e affronta le sfide del futuro incrociando la natura profonda della nostra economia: la spinta per la qualità e la bellezza, la coesione sociale, naturali alleate dell’uso efficiente di energia e materia, dell’innovazione, dell’high-tech come viene raccontato nei rapporti GreenItaly della Fondazione Symbola”.
Lo conferma anche una recente ricerca dell’Università di Oxford, l’Italia, assieme a Cina, Germania, Stati Uniti e Regno Unito è tra i paesi più forti nella transizione globale verso un’economia verde, anzi potenzialmente il più forte.