Fondazione toscana Life Sciences è pronta a mettere a disposizione del sistema sanitario nazionale le prime 200 mila dosi del farmaco basato su anticorpi monclonali messo a punto a Siena entro luglio. Lo ha annunciato ieri il presidente Fabrizio Landi, in occasione della presentazione della ricerca “100 Italian Life Sciences Stories” redatta da Fondazione Symbola, Enel e con la collaborazione di Farmindustria. Landi ha spiegato che la tecnica messa a punto dai ricercatori italiani (la Fondazione lavora con 41 startup) consente nell’utilizzo di un anticorpo molto resistente («per ora sta reggendo a tutte le varianti», ha chiosato) che può essere inoculato rapidamente (non con una flebo dunque) e in quantità molto ridotto rispetto, ad esempio, a quelle somministrare all’ex presidente Donald Trump (100 milligrammi contro 8 grammi). «Questo consentirà di contenere i costi entro qualche centinaio di euro rispetto 1.500 euro – ha spiegato -. Potrà essere usato anche per la profilassi», quindi la cura preventiva.