«Dal manifesto di Assisi al Per un’economia a misura d’uomo». È questo il tema di un convegno, che si tiene ieri mattina nella sede della Camera di commercio di via Roma, organizzato dall’ente ospitante insieme a Fondazione Symbola. Unioncamere, Rivista San Francesca in collaborazione con l’azienda Pagano Spa. «Siamo in pieno cimate change conside- ra il sindaco Vincenzo Napoli, introdotto dalla moderatrice Francesca Ghidin i sappiamo la difficoltà di riequilibrare le priorità del mondo, ma esistono risorse importantissime, che non devono singirci. Leggevo che l’Italia potrebbe arrivare a un saldo giusto per l’emissione di CO2 nel 2050: firmerei subito. La marcia è segnata e su questa strada dobbiamo muoverci». L’arcivescovo Andrea Bel landí ricorda che «la Chiesa è impegnata da tempo, ma non sempre e non in tutti gli ambienti. Abbiamo l’esempio del francescanesimo e tanti altri di attenzione ad ambiente e mondo circostante, ma tante volte, nella pastorale, nella predicazione, nella catechesi, queste tematiche sono rimaste marginali. C’è voluta tutta la lungimiranza di Papa Francesco, l’enciclica Laudato sì e quel grido in piazza San Pietro del 27 marzo 2020, “ci siamo illusi di poter sopravvivere sani in un mondo malato’, per cambiare rotta. Le malattie sono legate alla cultura dello scarto, direbbe Papa Francesco. C’è uno scarto delle persone e di un uso dell’ambiente incurante del rispetto e di un’ecologia integrale. C’è bisogno di educazione». Per Ermete Rea lacci, presidente di Fondazione Symbola e portavoce del manifesto d’Assisi con padre Enzo Fortunato, «c’è un nesso tra umanizzazione dell’economia e della società e capacità dell’economia di competere.