Una pelle su 4 nel mondo. Due su tre in Europa. Quella della pelle è una straordinaria storia italiana basata su una certificata eccellenza e su una riconosciuta leadership internazionale dal punto vista qualitativo, quantitativo, sostenibile e innovativo. Le concerie italiane sono un caso storico ed esemplare di economica circolare. Questa virtuosa vocazione alla circolarità viene sostenuta, promossa e raccontata da UNIC – Concerie Italiane, che dal 1946 tutela gli interessi delle imprese associate, rappresentando un settore strategico per il tessuto economico italiano.
La concia italiana, infatti, genera un valore di circa 4,5 miliardi di euro all’anno (il 75% dei quali derivanti dalle esportazioni) ed è composta da circa 1.200 aziende che danno lavoro a oltre 17.800 lavoratori e che sono situate in distretti produttivi altamente specializzati. Quello di Santa Croce sull’Arno (Toscana), Arzignano (Veneto), Solofra (Avellino) e Turbigo (Lombardia) sono, infatti, ecosistemi unici, integrati e complessi tipicamente composti da PMI a conduzione familiare capaci di creare un imbattibile mix tra tecnologie e artigianato. Sono ecosistemi composti da imprese di alto profilo green e certificate in maniera quasi assoluta, come dimostra e racconta dal 2003 il Report di Sostenibilità che UNIC pubblica ogni anno, testimoniando e misurando l’impegno sostenibile in continuo miglioramento delle proprie aziende.
La straordinaria storia della pelle italiana si traduce anche una significativa responsabilità culturale. Da un lato, questa mission si concretizza in una capillare attività formativa che coinvolge tutti gli ambiti e i livelli scolastici, dall’altro, si traduce in una serie di progetti di mecenatismo, tra i quali spicca il sostegno al restauro, terminato nel 2023 con l’apertura al pubblico, della conceria di epoca romana rinvenuta all’interno delle rovine di Pompei.
UNIC – Concerie Italiane si unisce a Fondazione Symbola per promuovere l’eccellenza della pelle Made in italy.