Quando in un territorio ci sono eccellenze in un settore particolare, vuol dire che c’è anche un ateneo in grado di formare competenze e fornire alle imprese le conoscenze necessarie attraverso la ricerca e il capitale umano. Questo fa l’Università dell’Aquila che, in un contesto dove l’automotive ha una parte importante, scambia know-how con le aziende abruzzesi, condividendo progetti, ricerche e innovazione.
L’Università dell’Aquila ha studiato e proposto soluzioni innovative di motori elettrici di trazione. Recentemente ha partecipato ad un importante progetto dal titolo “ReFreeDrive”, finanziato nell’ambito del Programma Europeo Horizon 2020 (GA 770143), per la progettazione di motori elettrici a basso costo, privi di magneti permanenti a “terre rare”, collaborando con importanti aziende del settore come Tecnomatic, Privè, Mavel Powertrain, Jaguar LR. I ricercatori guidati dal Prof. Villani hanno individuato come alternativa i motori sincroni a riluttanza, capaci di garantire economicità ma soprattutto efficienze paragonabili a quelle dei costosi motori elettrici a magneti permanenti. I prototipi realizzati sono di due fasce di potenza: una media da 75 kW (ideale per veicoli elettrici per utilizzo urbano o trasporto merci) e una da 200 kW per le auto elettriche di fascia “premium”, con possibilità di sfruttare tutte le potenze intermedie. L’elettronica di controllo dei prototipi è stata sviluppata da R13 Technology, spin-off dell’Ateneo.