Quando in un territorio ci sono eccellenze in un settore particolare, vuol dire che c’è anche un ateneo in grado di formare competenze e fornire alle imprese le conoscenze necessarie attraverso la ricerca e il capitale umano. Questo fa l’Università dell’Aquila che, in un contesto dove l’automotive ha una parte importante, scambia know-how con le aziende abruzzesi, condividendo progetti, ricerche e innovazione. Tra le varie linee di ricerca portate avanti nell’automotive dal Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia (DIIIE) – già impegnato su diversi progetti nel campo dei motori per veicoli elettrici – c’è il progetto “ReFreeDrive”: finanziato nell’ambito del Programma Europeo Horizon 2020, punta alla progettazione di motori elettrici a basso costo, privi di magneti permanenti a “terre rare”. I ricercatori guidati dal Prof. Marco Villani, collaborando con aziende come Tecnomatic e Jaguar, hanno scelto come alternativa i motori sincroni a riluttanza, capaci di garantire economicità ma soprattutto efficienza pari ai costosi motori elettrici a magneti permanenti. I prototipi realizzati sono di due fasce di potenza: una media da 75 kW (ideale per veicoli elettrici per utilizzo urbano o trasporto merci) e una da 200 kW per le auto elettriche di fascia “premium”, con possibilità di sfruttare tutte le potenze intermedie. L’elettronica di controllo dei prototipi è stata sviluppata da R13 Technology, spin-off dell’Ateneo.