(ANSA) – ROMA, 19 MAG – Cresce l’attenzione alla sostenibilità degli italiani quando di parla di vino. Secondo una ricerca di Fondazione Symbola e Ipsos, presentata insieme a Federdoc ed Equalitas; il 71% degli intervistati è disposto a pagare di più per questi prodotti, perché sono di qualità superiore. La sostenibilità ambientale di un prodotto nel settore viti-vinicolo, infatti, è sinonimo di qualità quando riesce a coniugare bontà – gusto, innovazione – ricerca e presenza di certificazioni ambientali. Agli occhi del cittadino, il settore, secondo la ricerca, deve prestare attenzione alla coltivazione, come anche alal lavorazione, al confezionamento e allo smaltimento. “La sostenibilità non è serve solo per affrontare la crisi climatica ma è una straordinaria opportunità per rilanciare la nostra economia e produrre lavoro”, ha detto Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola. Secondo Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente Federdoc “la risposta del consumatore è fondamentale per il nostro settore, che prima di molti altri si era già mosso in tal senso. I nuovi segnali non faranno altro che aumentare i nostri sforzi verso la sostenibilità, con una qualità del prodotto che si sposi con un senso dell’etica che deve necessariamente appartenere a tutti gli elementi della filiera”. Riccardo Ricci Curbastro, presidente Equalitas ha infine precisato che “questa ricerca ci restituisce un’analisi delle aspettative di un mercato del vino a denominazione che comincia a chiedere esattamente quello che Equalitas certifica: etica, attenzione ai dipendenti, collaborazione con le comunità sono richieste da oltre il 30% dei consumatori. Affiancati alle richieste di gusto, certificazioni ambientali, origine e certificazioni abbiamo il quadro della sostenibilità Equalitas”.