Direttrice di Interarts, ONG specializzata nella cooperazione culturale internazionale e presidente della Biennale dei Jeunes Artistes de l'Europe et de la Méditerranée - BJCEM. Ha conseguito una Laurea in Archeologia (Università degli Studi “La Sapienza”, Roma, Italia) e un Master in Management della Cultura (École Supérieure de Commerce de Dijon, Francia). Tra i ruoli precedenti ricoperti: direttrice dei servizi e vicedirettrice del servizio ai clienti per il Forum universale delle culture, Barcellona; Amministratore, Divisione Cultura e beni culturali e naturali per il Consiglio d'Europa, Strasburgo; direttrice del Mastère Européen Management des Entreprises Culturelles, École Supérieure de Commerce de Dijon; Consigliere del Teatro di Roma (2013-2016); Presidente di Culture Action Europe (2008-2015); Presidente della piattaforma "Accesso alla cultura" per la Commissione Europea (2008-2011). Ha guidato la campagna internazionale per la cultura negli Sustainable Development Goals del 2030.
L’ONU ha dichiarato il 2021 l’Anno internazionale dell’economia creativa per lo sviluppo sostenibile. L’iniziativa, ad alto valore simbolico, rafforza l’importanza del settore soprattutto per i paesi in via di sviluppo dopo l’anno devastante della pandemia. Anche se la consapevolezza dell’importanza delle ICC è diffusa nel mondo, ad oggi le politiche attivate appaiono ancora frammentate, disuguali e, alle volte, addirittura inesistenti.
L’ondata di sentimento positivo generato dalla pandemia, che ha visto il proliferare di tante iniziative spontanee da parte della filiera, sta perdendo di intensità. La filiera ha dimostrato di essere di fondamentale importanza per l’essere umano mentre le iniziative di supporto peccano di strutturazione. Occorrono politiche e meccanismi di solidarietà capaci di preservare tutta la diversità e capacità creativa del settore, fondamentali in qualsiasi società democratica ed economia competitiva.