Stefania Ercolani è autrice di numerosi saggi e pubblicazioni in materia di diritto d’autore e collabora con vari organismi internazionali del settore . Ha insegnato Comparative Cultural Property Law presso l’Università Sciences Po di Parigi ed è stata professore di Diritto dei mezzi di comunicazione presso la Sapienza – Università di Roma. Fa parte del comitato scientifico del Master in Proprietà intellettuale presso la libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli” (LUISS) e del Comitato Scientifico della Rivista del Diritto d’Autore. E’ attualmente consigliere per le relazioni internazionali di SIAE. E’ stata eletta Presidente di ALAI Italia, gruppo italiano dell’Association Littéraire et Artistique con sede a Parigi e dirige la collana “Quaderni di ALAI Italia” pubblicata da Aracne Editrice.
Musica, arte, design, ma anche highlights sportivi e oggetti digitali collezionabili sono al centro dell’innovazione che potrebbe trainare le criptovalute verso un uso di massa, quando l’attuale bolla dei prezzi record si sgonfierà.
Un recente studio europeo dimostra che la capacità di valorizzare i diritti di proprietà intellettuale delle PMI favorisce le probabilità di crescita economica. Le PMI, essenziali per il tessuto produttivo italiano, devono imparare a far leva sulla correlazione positiva tra diritti di proprietà intellettuale e la cultura secolare del Paese, per conferire ulteriore pregio alla manifattura e alla creatività italiana.
Il lockdown ha colpito in modo devastante lo spettacolo dal vivo. In Italia, 2/3 dei diritti d’autore provengono da manifestazioni in pubblico, mentre solo 1/3 viene da servizi di comunicazione a distanza. I compensi derivanti dai servizi digitali sono sproporzionatamente bassi rispetto ai ricavi delle piattaforme di condivisione dei contenuti. Oltre all’impoverimento dei creativi, ciò provoca la riduzione della varietà e qualità dell’offerta culturale. Oltre agli indispensabili aiuti d’emergenza, servono interventi più strutturali e specifici.