È impossibile immaginare la Toscana senza ulivi che disegnano le colline e si incrociano con le viti, i muretti a secco, le improvvise macchie di bosco; le diagonali di cipressi che tagliano le strade consolari, le pievi romaniche, il vuoto delle crete, gli squarci di pianura che vanno al mare. Di una bellezza che toglie il fiato, fa star male.
E’ impossibile anche immaginare la Toscana senza le zuppe, i fagioli all’olio, le bistecche, i pinzimoni di verdure fresche, fave cipollotti carciofi e pecorino. E’ ogni volta un’esperienza a tutto tondo, e sono due i simboli indimenticabili per chi viaggia nella regione ancora oggi più glamour del mondo. Nella percezione comune sono olio e vino, punto. Gli etruschi cominciarono a coltivarlo nel VI secolo a.c. e non a caso ha assunto un ruolo primario da ogni punto di vista: ambientale, sociale e culturale. I numeri del CONSORZIO OLIO TOSCANO confermano le percezioni: 6 milioni di piante iscritte, 40000 ettari di superficie catastale, 10000 soci, 265 frantoi. La filiera produttiva di olivicoltori, frantoi e imbottigliatori è la struttura consortile più rilevante dell’economia agraria regionale, e ha il primato nazionale per quantitativi certificati. Le specificità sono garantite dal Disciplinare di Produzione, da requisiti chimici e organolettici di Qualità e Tipicità, e dal controllo di Origine nella Regione Toscana. Le confezioni di Olio Extra Vergine Toscano I.G.P. hanno un contrassegno con il marchio del Consorzio un codice alfanumerico che consente di ricostruirne la storia. E’ un innovativo sistema di rintracciabilità on-line che consente di visualizzare sul sito tutta la filiera produttiva, una carta d’identità dell’olio. Per chi esporta il 60% della produzione quel gesto trasparente contiene un invito e un investimento: è un primo assaggio di quel mondo, di quella cultura. Presidente del Consorzio è Fabrizio Filippi.
Consorzio dell’Olio Toscano
Via della Villa Demidoff 64/D
50127 Firenze
Tel 0553245732
www.oliotoscanoigp.it