Hospitaliter ha un obiettivo ambizioso: quello di unire strutture ricettive e armonia con la natura; creare sinergie tra l’agricoltura locale e la promozione del territorio; valorizzare il patrimonio enogastronomico e storico-culturale, insieme alle particolarità, non solo della Toscana ma dell’intero Bel Paese; promuovere un modello di slow tourism che sostenga l’economia circolare e l’uso di energia da fonti rinnovabili. Il tutto, nel segno della sostenibilità.

D’altronde Hospitaliter – Ospitalità, Territorio, Rete Agricola, si configura come un vero e proprio network che mette insieme realtà diverse unite da valori comuni. Una sinergia spinta dalla visione condivisa di sostenibilità come fattore chiave di sviluppo e competitività alla base del modello di business. Una visione che anche Symbola segue e racconta da tempo, in particolare attraverso il report GreenItaly: la sostenibilità infatti permette di trasformare le sfide che il futuro ci pone in un’occasione di forte crescita sociale ed economica per il Paese.

Questo Hospitaliter lo sa, così come le realtà che compongono la rete. Oltre a Firenze Prestige (un albergo diffuso a Firenze costituito da 24 appartamenti e un totale di circa 140 posti letto) e Rutherford (società che oltre a operare nelle rinnovabili dispone di 30 ettari di coltivazioni), Hospitaliter abbraccia anche il network turistico/agricolo costituito da Podere Biliotto, Tenuta Guardamare e Riva degli Etruschi.

Si tratta di un resort situato a San Vincenzo (LI) sulla costa Etrusca, in un parco naturale, e vanta 60 ettari lungo 1 km di spiaggia, in cui sorgono 83 camere d’albergo (alcune direttamente sul mare), 250 villette dislocate in buona parte sul mare o nella quiete della pineta, una zona residence con 36 appartamenti,  6 ristoranti e un’enoteca, oltre a piscine e campi sportivi, oasi e coltivazioni, tra cui 20 ettari di ulivi secolari. Un complesso di strutture immerse nella vegetazione e dedicate all’ospitalità, pensate per offrire ai visitatori una grande varietà di esperienze a contatto con la natura.

Uno dei punti di forza di Riva degli Etruschi riguarda la valorizzazione del patrimonio enogastronomico e delle particolarità territoriali. Questa attività viene sviluppata sia attraverso la conservazione dell’habitat locale, sia con la coltivazione di prodotti tipici – nell’orto e nella vigna – da proporre agli ospiti del resort, sia attraverso percorsi degustativi in partnership con altre eccellenze della toscana. Farsi carico della promozione di un territorio significa, infatti, anche stringere relazioni con attori locali e realtà italiane che operano in una direzione analoga, come sottolineato dalle collaborazioni tra Riva degli Etruschi e, ad esempio, la Cantina Michele Satta, Slow Food e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. D’altronde la relazione tra territorio, imprese e comunità è un elemento competitivo importante, come evidenziato dal report Coesione è competizione 2021 realizzato da Fondazione Symbola, Intesa Sanpaolo e Unioncamere.

Riva degli Etruschi si pone l’ambizioso obiettivo di promuovere modelli di sostenibilità attraverso le esperienze che propone ai visitatori: una scelta che si rispecchia in piccole e grandi azioni. La stessa fase di ristrutturazione e ampliamento che sta vivendo il complesso, in previsione dell’inizio stagione di maggio 2022, è completamente all’insegna del green: dalla gestione delle acque alle fonti rinnovabili, passando per la scelta dei materiali utilizzati. Il tutto grazie un super-team di esperti che Riva degli Etruschi ha riunito per prendersi cura del patrimonio naturalistico in cui è immerso il complesso, sempre nel segno della sostenibilità.

L’idea di slow tourism alla base di Riva degli Etruschi permette la riscoperta delle particolarità diffuse lungo tutto lo Stivale: un vero e proprio patrimonio tricolore, spesso custodito nei piccoli comuni, raccontato in molti studi firmati Symbola, come ad esempio Piccoli Comuni e Cammini d’Italia o Piccoli Comuni e Tipicità.

Un patrimonio che si afferma nel mondo grazie a realtà come Hospitaliter, che ha reso il suo territorio, le eccellenze locali e la sostenibilità il segreto per vivere un’esperienza che non si può raccontare, ma solo vivere.

 

HOSPITALITER

ospitalità, territorio, rete agricola

Via G. Pico della Mirandola, 8 – 50100 Firenze

0565 71 99

[email protected]

www.hospitaliter.it