Piccoli Comuni e Cammini d’Italia è realizzato da Fondazione Symbola e da IFEL

  “PICCOLI COMUNI E CAMMINI D’ITALIA” È REALIZZATO DALLA FONDAZIONE SYMBOLA E DA IFEL È UN VIAGGIO DI 15.400 KM LUNGO TUTTA LA PENISOLA E LE ISOLE, ATTRAVERSA 1435 COMUNI, DI CUI 944 PICCOLI COMUNI IL 66% DI QUELLI INTERESSATI DALLA RETE DEGLI ITINERARI LUNGO I CAMMINI SONO PRESENTI OLTRE 2MILA BENI CULTURALI E 179 […]

La Fotografia post-emergenza? Tutela, cultura, qualità, comunità e digitalizzazione

Molteplici le risposte all’emergenza Covid provenienti dalla fotografia italiana, a partire dai fotografi impegnati nel tentativo di tradurre in immagini l’eccezionalità del momento agli operatori occupati nella ricerca di modalità per proseguire le attività nonostante le restrizioni. L’emergenza ha innescato una potente accelerazione rispetto alla quantità e alla qualità di attività che è possibile sviluppare utilizzando il digitale e la rete.

Arti visive ai tempi del Covid: ritorno al futuro

L’emergenza sanitaria ha accelerato alcune dinamiche che caratterizzavano le arti visive italiane (e non solo): le difficoltà delle gallerie medio-piccole e la concentrazione del potere nelle mani delle “megas”. La prospettiva strategica percorribile diviene quella glocale, sfruttando a proprio vantaggio la dimensione di prossimità e la rapida alfabetizzazione digitale di un’ampia fetta di popolazione, finora restia a utilizzare mezzi di comunicazione non tradizionali.

L’Opera ai tempi del Covid-19

Dal 15 giugno i teatri riapriranno. Molte le proposte per ripartire: dalla riorganizzazione degli spazi tradizionali all’allestimento di spazi inediti, dalla predisposizione di performance live con pubblico contingentato, allargando la platea con repliche web a pagamento, allo sviluppo di titoli nati per il digitale. Per molti teatri in difficoltà il futuro è incerto ma forte è la convinzione che l’opera sia necessaria per la cura della nostra anima.

Performing Arts ai tempi del Covid: The show must go on (?)!

Con il diffondersi del Covid-19 e la chiusura dei teatri l’imperativo “The show must go on” ha perso ogni fondatezza. L’assenza di liquidità delle imprese e le difficoltà di artisti e maestranze (perlopiù regolati da contratti a termine), sono le principali ricadute economiche che il Governo sta cercando di contenere. Condivisa è la volontà di dare continuità ai progetti, adattando gli spazi alle nuove esigenze, alternando proposte online e palcoscenico, attivando progettualità innovative.

L’animazione italiana pensa al futuro

Per l’animazione italiana il lockdown ha comportato una perdita di produttività per il sovraccarico delle reti internet nazionali. Ma il settore reagisce a testa alta: le produzioni proseguono grazie agli investimenti per spostare le fasi della pipeline dei prodotti in smart working, gli artisti fanno rete sul web, rilasciano le loro opere online e partecipano a festival virtuali, mentre i broadcaster valutano preacquisti di nuovi progetti.

La musica in Italia: quali opportunità per riprendersi dalla crisi?

Dalla seconda metà del decennio appena trascorso, in Italia (e nel mondo) il volume di affari della musica è cresciuto in ogni ambito. Fino all’imponderabile scossone dovuto alla diffusione del coronavirus, il cui impatto sul settore non è ancora del tutto preventivabile. Dopo lo shock iniziale, sono arrivate alcune good practice e le prime iniziative istituzionali, oltre alle proposte e richieste degli addetti ai lavori.

Ad ArtLAb 2020 il segretario generale Fabio Renzi. Il 13 giugno nella sessione “Sentieri selvaggi. Quali politiche per le aree interne e marginali?”

All’interno della rassegna  di incontri ArtLAb 2020 su cultura e rigenerazione delle aree interne e marginali  il 13 giugno  il segretario generale Fabio Renzi interviene nell’appuntamento dal titolo Sentieri selvaggi. Quali politiche per le aree interne e marginali? Perché cultura, educazione, welfare e turismo si intrecciano nelle esperienze di rigenerazione delle aree marginali dando vita […]

La Radio ai tempi del COVID-19

Come ha reagito all’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 il primo mezzo di comunicazione per numero di ascolti (tra i 14 e i 54 anni) di questo Paese? La radio è stata colpita dal virus nella sua parte più attiva, quella della fruizione in mobilità, ma ha saputo reagire con la crescita nell’ascolto da casa, incrementando livelli di informazione e di interattività. Il pubblico ha apprezzato e ora accompagna il mezzo nel passaggio alla “nuova normalità”, forte della sua resilienza e di un decennio importante.

Il Videogioco: dall’emergenza coronavirus a piattaforma sociale del futuro

Oggi l’industria culturale del videogioco, in espansione negli ultimi anni nel mondo e in Italia, mostra ancora di più la sua incredibile forza nell’unire le persone a distanza, al punto che l’OMS lo ha dichiarato un utile passatempo in tempi di social distancing. La produzione italiana si affaccia nel mercato globale proponendo una visione del gaming come strumento narrativo, in grado di rappresentare passato, presente e futuro.