Legno arredo Made in Italy e Green Economy

Il mondo del legno-arredo italiano è orientato oggi a trovare soluzioni che coniugano sostenibilità, tecnologia e design. Sono numerosi i brand, gli atelier e gli studi di progettazione che stanno innovando processi produttivi e prodotti, vere e proprie icone del Made In Italy nel mondo. Abbiamo raccontato le tendenze green del settore con FederlegnoArredo.

Italia leader europea nell’economia circolare

Tasso di riciclo dei rifiuti, uso di materia seconda nell’economia, produttività e consumo procapite di risorse: i dati indicano che siamo il paese europeo leader nella circolarità. In questo articolo Duccio Bianchi spiega tutti i primati dell’economia circolare made in Italy

Edilizia e Green Economy

Ricerca e sviluppo di tecnologie e materiali, interconnessione tra pubblico e privato: tutta la filiera del mondo dell’edilizia sta puntando negli ultimi anni sempre di più alla circolarità e alla sostenibilità per costruire abitazioni, quartieri e città sempre più rispettose dell’ambiente. Ce lo raccontano meglio da vicino in questo articolo Paola Pierotti e Andrea Nonni

2020: l’anno che ha cambiato (anche) il design

2020 è l’anno che ha cambiato il mondo e, soprattutto, il design. La filiera è in sofferenza ma mai come ora il mondo ha bisogno del design e dei progettisti, per ripensarsi. Da dove ricominciare? Il lockdown ha messo in gioco tre elementi fondamentali del progettare: gli ambienti e gli spazi di vita, la comunità e il digitale, l’emergenza e le strategie per affrontarla.

Recupero e valorizzazione dell’ex carcere di Santo Stefano

Lo scorso gennaio l’ex europarlamentare Silvia Costa ha accettato l’incarico di Commissario straordinario per il recupero e la valorizzazione dell’ex Carcere borbonico dell’isola di S. Stefano. In pochi mesi sono stati fatti significativi passi avanti, nonostante la complessità dell’intervento, dovuta a noti vincoli architettonici, archeologici ed ambientali. L’ambizione è farne un progetto ecosostenibile, innovativo e ispirato all’economia circolare.

La digitalizzazione del sistema museale marchigiano per una fruizione rinnovata

Negli ultimi anni la Regione Marche ha avviato un processo di crescente consapevolezza riguardo l’importanza del digitale, grazie alla creazione della piattaforma di CulturaSmart e la dotazione di ‘punti di accesso digitale’ per la diffusione del Wi-Fi nel territorio. Premessa indispensabile per avviare percorsi di fruizione innovativi e sollecitare l’attenzione sul rapporto fra musei e i suoi pubblici.

Kalatà: nuova iniziativa di gestione “on demand” del beni culturali

I cambiamenti innescati dal Covid prefigurano profonde mutazioni nei comportamenti di fruizione dei beni culturali, oltre che nella loro gestione e accessibilità. Revelia prova ad anticipare gli scenari futuri e individuare le strategie più efficaci per continuare ad operare nel settore quando, con molta probabilità, il campo da gioco si presenterà molto diverso da quello a cui siamo abituati.

I settori culturali e creativi, la ripartenza post Covid e l’urgenza del Disegno di legge governativo per la filiera di prossima emanazione

La filiera delle industrie culturali e creative in Italia attende con urgenza l’emanazione del DDL riguardante le filiere del turismo e della cultura, che darà nuove basi legislative alle imprese culturali e creative, il cui iter parlamentare è stato temporaneamente interrotto a causa della pandemia. In Italia il settore ha affrontato il periodo critico senza le precondizioni che ne avrebbero attutito i danni, mentre il MIBACT ha disposto misure emergenziali in un contesto frammentato e in parte sommerso.

Diritto d’autore: la proprietà intellettuale per lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane

Un recente studio europeo dimostra che la capacità di valorizzare i diritti di proprietà intellettuale delle PMI favorisce le probabilità di crescita economica. Le PMI, essenziali per il tessuto produttivo italiano, devono imparare a far leva sulla correlazione positiva tra diritti di proprietà intellettuale e la cultura secolare del Paese, per conferire ulteriore pregio alla manifattura e alla creatività italiana.

La musica indipendente ed emergente come espressione della cultura italiana contemporanea

La musica indipendente ed emergente è in sofferenza. Tante le realtà che rischiano il collasso a seguito del lockdown. Tutelarle è fondamentale, perché parliamo del cuore pulsante dell’economia del settore musicale: libera dalle logiche del mercato, alimenta il pluralismo musicale e la sopravvivenza della sperimentazione e dell’innovazione musicale italiana.

Farm Cultural Park: una società per azioni BUONE

Farm Cultural Park è uno dei progetti più effervescenti di rigenerazione in Italia e nel mondo. Vincitore di innumerevoli premi, dopo aver trasformato un centro storico abbandonato in una grande attrazione turistico-culturale attraverso la creatività e la cultura, grazie al coinvolgimento della sua comunità, oggi insegue il suo prossimo sogno: Favara Società per Azioni Buone (spaB), attraverso cui adattare lo strumento tradizionale del capitalismo, la società per azioni, in un’impresa sociale.

Architettura: verso un rinnovamento architettonico e urbano

La pandemia ha sconvolto l’agenda delle politiche urbane, mettendo al centro del dibattito in corso fra i principali architetti italiani il tema dell’igiene, anche in passato un importante fattore di riprogettazione e modernizzazione delle città. Potrebbe essere l’occasione per varare finalmente una legge sull’architettura come fattore di rilancio, anche economico, della fase tre.

Il Videogioco in fase di rilancio tra networking e investimenti pubblici

Oggi l’industria culturale del videogioco, in espansione negli ultimi anni nel mondo e in Italia, mostra ancora di più la sua incredibile forza nell’unire le persone a distanza. La produzione italiana si affaccia nel mercato globale proponendo una visione del gaming come strumento narrativo, in grado di rappresentare passato, presente e futuro.

Televisione & Virus

Con il diffondersi della pandemia la tv e il Paese sono cambiati in modo sincronizzato. Nel lockdown la curva degli ascoltatori ha seguito l’andamento del contagio e istituzioni e informazione hanno guadagnato un grande spazio. Mentre l’intrattenimento si è spostato in palinsesti paralleli su Instagram, la tv si è fatta più intima, acquisendo una nuova agilità produttiva. Grazie al servizio pubblico, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, è tornata a produrre contenuti formativi significativi.

Diritto d’autore: la precarietà del mestiere di autore ai tempi della pandemia

Il lockdown ha colpito in modo devastante lo spettacolo dal vivo. In Italia, 2/3 dei diritti d’autore provengono da manifestazioni in pubblico, mentre solo 1/3 viene da servizi di comunicazione a distanza. I compensi derivanti dai servizi digitali sono sproporzionatamente bassi rispetto ai ricavi delle piattaforme di condivisione dei contenuti. Oltre all’impoverimento dei creativi, ciò provoca la riduzione della varietà e qualità dell’offerta culturale. Oltre agli indispensabili aiuti d’emergenza, servono interventi più strutturali e specifici.